Generi diversi 2 - Racconti Erotici

Generi diversi 2

... numero hai di piede?”.

“Quaranta, quarantuno”.

“Mmmm vebbè ti toccherà un po’ il pollicione ma mettiti questi stivali, bravissima adesso guardati, no ferma, vieni qua, infiliamo un po’ di ovatta nelle tette, un minimo almeno, ha il suo perché, adesso guardati, adesso sei Lory e sei una strafica!”

Lory si diresse allo specchio enorme a fianco del letto camminando con scioltezza sui tacchi, si guardò di fronte, poi di fianco, poi inarcando la schiena per evidenziare il sedere, si avvicinò, fece qualche smorfia, spostò i capelli da una parte all’altra, si pulì con la lingua un po’ di rossetto che aveva macchiato i denti, si voltò verso Giulia e le disse “Sono Lory e sono una strafica!”

La risata che ne seguì fu dirompente, Lory si lasciò cadere sul letto in preda alle convulsioni dal troppo ridere e Giulia le si sdraiò accanto nella direzione opposta, poi gattonando le si avvicinò.

Quando ci fu silenzio la professoressa finalmente le chiese: “Allora mi racconti un po’ di cose signorina o vuoi continuare a fare la preziosa?”.

“Non faccio la preziosa, è che mi sento bene vestita così, adesso potrei affrontare chiunque, ma quando sono Lorenzo… non ci riesco” confessò Lory senza più pudori.

“Perché?”.

“Perché hanno ragione loro quando mi chiamano femminuccia, frocetto, lo sono, è vero, come faccio a dire di no!” disse Lory con un po’ di sconforto.

“Infatti non devi dire di no, non lo devono fare e basta, tu sei più donna di tante donne che conosco, ...

... credimi, comunque da oggi le cose cambieranno, all’inizio sarai vista come un marziano, poi si abitueranno e diventerà tutto normale, sarà normale vederti con la gonna e un po’ di matita sugli occhi, nulla di eccessivo ovviamene e con i capelli lunghi, a proposito chi ti ha conciata così?” chiese Giulia riferendosi alla sua chioma vagamente biondastra.

“Ho fatto tutto da sola, volevo diventare bionda, ho comprato la tinta ma ho fatto un macello, alla fine ho incollato mezza testa e sono corsa dal barbiere, ero ancora un maschietto, e quello mi ha conciata così, era il meglio che poteva fare ha detto” disse abbassando gli occhi e tornando seria “Io non lo so se ce la faccio ad andare a scuola vestita così”.

“No così no, così vai a battere e fai un sacco di soldi, ma a scuola no, vieni vestita da ragazza ma non così!” fu categorica la professoressa.

“Ma io non intendevo con questa bellissima gonnellina e la camicetta semitrasparente, no così, così sono una strafica e non si può, ma neanche un golfino rosa e un filo di matita, insomma non so se ce la faccio”.

“Tesoro, stellina, non puoi fare altrimenti tu sei donna!” sentenziò Giulia.

Lory rimase per un istante in silenzio, poi, come se rispondesse ad una domanda precisa che però non le era stata fatta cominciò, “Riccardo mi ha spintonata e mi ha fatto picchiare da quello scemo di Tribaldi che poi, con gli altri amici idioti, mi hanno messo la testa sotto l’acqua, ecco quello che è successo in bagno oggi, dicevano che ...