Generi diversi 2 - Racconti Erotici

Generi diversi 2

... crema densa e pastosa sotto gli occhi a coprire il livido e uniformare il colore.

Brava? Come brava?

Il petto del ragazzo si gonfiava sotto la camicia sottile, un’emozione incontenibile si sprigionò per tutto il corpo.

“Questo cos’è?”.

“Fondotinta”.

“Brava!”.

Brava? Allora non era un errore, non era una svista, una a buttata li al posto della o brava, ancora una volta brava, ma brava è femminile!

“Questo cos’è?”.

“Cipria”.

“Bravissima, ti voglio così preparata anche in diritto, ferma non sorridere rimani seria, ferma, sei capace a stare seria? Sei sempre seria, no scusa, credo proprio che sei costretto a essere serio quando sei un ragazzo in classe, non sorridi mai, altrimenti, tu sorridi e sei allegra? Vero? Lo so, lo so bene, lo sapevo fin dall’inizio che la mia … Lory? A proposito, ti piace Lory o avevi già un altro nome tutto tuo?”.

“No Lory è perfetto” disse Lory ex Lorenzo senza riuscire a fermare il sorriso.

“Che la mia Lory è bellissima e allegra! .... No ferma niente lacrime, non piangere altrimenti devo ricominciare!” esclamò Giulia divertita.

Poi fu la volta degli occhi, matita ombretto e eye liner, quindi un gloss leggero e alla fragola sulle labbra e… “Aspettami qui”.

Giulia saltellò ancora una volta per la casa uccidendo qualche centinaio di acari sordi attraversando il tappeto centrale, e quando tornò aveva in mano una parrucca scura a caschetto.

“Metti questa” disse senza indugio.

“E da dove salta fuori questa?” ...

... rispose Lory un po’ stupita, anche se ormai si stava abituando alle sorprese della sua straordinaria professoressa di diritto.

“Ma che ti frega a te! Metti e zitta!” concluse lei con la determinazione consueta.

Poi fu la volta degli orecchini, due pendenti di colore turchesi a forma di goccia, sicuramente finti, ma bellissimi.

“Mi posso guardare allo specchio?” chiese Lory.

“Assolutamente no, spogliati!”.

“Come?”.

“Spogliati, dai che aspetti? Dai io vado a prenderti qualche cosetta mmmmm sexissima! Tu spogliati”.

Lory serrò le labbra e quel sapore di fragola era inebriante, fece scivolare il pantaloni, sfilò i calzini, slacciò la camicia, si tolse la canottiera con molta attenzione e poi giù le mutande.

Nudo, nuda, imbarazzata ed eccitata Lory era percorsa da brividi, la testa aveva smesso di pensare già molto tempo prima, sia solo ciò che sia.

“Preferisci il pesca o il classico nero?” e mentre diceva questo le avvicinava al corpo micro completini effettivamente molto sexy.

“Pesca, hai la pelle troppo chiara per il nero e poi sei così…” e si fermò a pensare alla parola giusta “Così eterea, che… il nero sta bene a me che sono un po’ più strappona”.

“Strappona? La professoressa di diritto? Quella sempre castigata? Quella sempre con i vestiti scafandro? Lei? Strappona? Booo, lasciati andare, solo questo, lasciati andare vivi questo momento, questo sogno, e basta c’è solo questo” così pensò Lory mentre lasciava scivolare le calze sulle gambe.

“Che ...