1. Generi diversi 2


    Data: 24/01/2019, Categorie: Trans Autore: Lorycrossdresser, Fonte: Annunci69

    La tonalità del rosso era prevalente, quadri grandi alle pareti ne coloravano i muri, figure stilizzate, in amplessi quasi violenti, erano i soggetti principali.
    
    Quelle immagini trasudavano erotismo e passione, erano così coinvolgenti da volerne fare parte.
    
    Due divani dalle forme stravaganti si contrapponevano e riempivano appena un unico ambiente grande quanto era grande la casa.
    
    Quatto o cinque colonne sostenevano il piano superiore, niente muri, niente porte, anche il bagno con la doccia era a vista, anzi la cabina doccia si trovava proprio davanti al letto come fosse un grande acquario colorato, solo la tazza, almeno quella era seminascosta da un piccolo muretto, dal quale però, sarebbe spuntata la testa quando si stava seduti, e poi oggetti di arte contemporanea esposti qua e la in un disordine solo apparente.
    
    “Togliti le scarpe” disse Giulia entrando nel suo appartamento museo, Lorenzo obbedì celermente sfilando le scarpe senza slacciarle direttamente dal tallone.
    
    “Ti piace la mia casetta?” continuò la professoressa sapendo perfettamente dello stato di stupore dei suoi ospiti.
    
    Lorenzo si guardò intorno esterrefatto, i suoi occhi girarono impazziti per tutta casa, poi lo sguardo scivolò ancora sugli occhi di Giulia, solo un attimo, e scappò via sul pavimento.
    
    La bella Giulia era li scalza davanti a lui, poteva vedere i suoi piedi velati da calze scure con le unghie laccate di rosso.
    
    “Allora Lorenzo, quanta fame hai?” disse la donna indossando un ...
    ... grembiule da cucina per non sporcarsi.
    
    “Non ho fame, professoressa” proferì Lorenzo con un filo di voce.
    
    “Come non hai fame? Dopo un giorno di scuola devi mangiare!”, “No, grazie, non ho proprio fame … mi viene da piangere…” dissi improvvisamente.
    
    “No aspetta, aspetta Lorenzo, che succede, fermo, adesso ci sediamo io e te” e con tono confidenziale aggiunse “E tu mi racconti tutto, ma sicuro che non hai fame?” il suo alunno fece solo un cenno con la testa, “Vabbè allora io mi mangio una busta di taralli altrimenti muoio”.
    
    “Mi dispiace, faccia la pasta, la prego” ma Giulia mugolando qualcosa nel tentativo di inghiottire un tarallo secchissimo, fece un gesto eloquente con la mano per mettere a tacere eventuali repliche.
    
    “Siedi qui” ordinò la donna quasi brusca.
    
    L’unico tavolo della casa era una penisola, una specie di punto esclamativo senza punto, con due sgabelli di quelli alti e basta.
    
    Giulia sistemò Lorenzo e si piazzò davanti a lui seduta sulla seconda sedia, mise sul tavolo la busta di taralli, una bottiglia di coca presa da frigo e già semisgasata, protese il busto verso il ragazzo, ed ora, che non poteva più scappare neanche con lo sguardo, ora si poteva iniziare.
    
    “Adesso”, pausa “Adesso, tu mi racconti tutto, chiaro? Non è una domanda, è un ordine!”
    
    Lorenzo rimase ammutolito da tanta determinazione, ma poi, mentre stava per iniziare a parlare lei lo fermò.
    
    “Shhhh, zitto non dire nulla, aspetta un attimo, scusa, fatti guardare”, una lezione, ...
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