Generi diversi 2
Data: 24/01/2019,
Categorie:
Trans
Autore: Lorycrossdresser, Fonte: Annunci69
... quel giorno, l’aveva imparata pure lei.
Lorenzo aveva lineamenti delicati, labbra sottili e una piccola patata a posto del naso, niente barba, neanche un filo.
Gli occhi erano enormi di colore marrone chiaro, nocciola, occhi buoni, i capelli corti di un indefinibile colore giallastro.
Aveva un ematoma violetto sotto l’occhio sinistro che spiccava sulla sua pelle bianca.
Le dita di Giulia scivolarono leggere su quella macchia lievemente più scura, lui istintivamente si ritrasse.
“Fermo”, disse lei, e questa volta il tono fu dolce, basta aggressività, basta già ne subiva troppa.
“Fermo, ti fa male se ti tocco?”, “Un po’” rispose.
“Mmmmmm aspettami qui un attimo torno subito”, volò giù dalla sedia e saltellando a piedi scalzi andò a frugare nell’armadietto del bagno, che poi altro non era che un vecchio panciuto televisore che si apriva dalla parte frontale, ed usato come armadio.
Tornò con il beauty case e lo posò sul tavolo vicino ai taralli e la coca svaporata.
“Vediamo un po’” disse mentre con gesti rapidi e sicuri prendeva un pennello dalla punta larga e una scatolina di fondotinta.
Lorenzo aveva la bocca aperta e un’aria sempre più spaventata, Giulia se ne accorse e disse, “Ascoltami, anche se non mi credi, ascoltami, io sono dalla tua parte, sempre, lo sono sempre stata!” volle ribadire la professoressa, “Ti fidi di me?”.
Il ragazzo cercò ancora una volta di scappare, lei gli prese il volto tra le mani, “Ti fidi di me?”, lui fece si con la ...
... testa.
“Voglio sentirtelo dire”.
“Mi fido di lei”.
“Quel lei lo possiamo lasciare in classe, allora?”
“Mi fido di te”
“Si come la canzone di Jovannotti, si chiama Lorenzo anche lui no? Allora?”
“Io mi fido di te”
“Dillo ancora, caso mai te lo scordassi”
“Io mi fido di te”
“Ancora”
“Io mi fido di te!”
“Adesso urlalo”
“No”
“Si! Urlalo! Lo devono sentire i mobili assurdi di questa casa, e tutti gli acari che vivono in quel maledettissimo tappeto che sta al centro, urlalo li devi assordare tutti!”.
Lorenzo sorrideva finalmente.
“Dai che aspetti? Sono matta è, stai pensando questo e allora urla anche questo, dai forza, dai” insisteva la professoressa.
“Io mi fido della matta più simpatica professoressa del mondooooo!”
“Bravo! Comunque in pagella in diritto avrai due perché mi hai dato della matta, le femmine sono vendicative, non lo sapevi?”.
E furono solo abbracci e risate, risate e abbracci poi calò nuovamente il silenzio, ma non fu imbarazzante come prima, non un silenzio vuoto, c’era nell’aria qualcosa di diverso, un’elettricità, chissà.
“Professoressa io” ma lei lo interruppe “Innanzi tutto sono Giulia, professoressa, anzi proff, come ci chiamano tutti lascialo in classe, secondo poi, visto che ti fidi di me lasciami fare poi parliamo”.
Frugò nel beauty e tirò fuori un tubetto di crema beige, “Cosa è questo?”
“Non so, correttore?” rispose appena Lorenzo sempre più stupito.
“Brava!” e cominciò a spalmare quella ...