1. Puttana


    Data: 20/01/2019, Categorie: Hardcore, Autore: emme80, Fonte: xHamster

    ... dell’aria mi fa tremare. Mi stringo con le braccia e faccio un passo avanti. Sento aprirsi anche l’altra portiera , lui scende, girando intorno al retro dell’auto.
    
    «Cammina, mettiti davanti alla macchina.»
    
    Mi dice appena arriva accanto a me.
    
    Obbedisco, sperando di non ferirmi i piedi su quel parcheggio malconcio. Sento di nuovo una portiera e davanti a me si accendono insostenibili i fari dell’auto, distolgo lo sguardo per non restare abbagliata. Le luci così intense cancellano ogni altra visione intorno. Immobile, sento ancora la sua voce, stavolta beffarda insieme a una risatina cui si uniscono altre due voci accanto.
    
    «Voltati, gira su te stessa e fatti ammirare, ho pagato non è vero?»
    
    Mi muovo in tondo, lentamente, troppo confusa e spaventata per altre reazioni. Mi sembra di aver girato e girato fino alla nausea, ma probabilmente sono stati solo pochi secondi.
    
    «Adesso è tutta vostra ragazzi.»
    
    Le sue parole mi scuotono, penso se correre, scappare via nel buio, ma non ho nemmeno il tempo di decidere se farlo veramente. Le mani dello sfregiato mi afferrano e mi spingono contro il cofano, mentre il capo rientra in auto, sul sedile del guidatore e chiude la porta. Una mano mi stringe il collo premendomi la faccia sul metallo ancora tiepido, l’altra mi apre a forza le gambe insinuando le dita rudi dentro di me, tra le labbra ancora in parte eccitate da ciò che è accaduto prima.
    
    «A questa puttana piace la violenza» lo sento dire ridendo. «È bagnata come ...
    ... una cagnetta in calore.»
    
    Vorrei urlare, dire qualcosa ma la voce resta bloccata in gola, esce da me solo un lieve gemito di dolore e lacrime, molte lacrime. Poi lo sento entrare brutalmente in me, grosso, duro, feroce. Mi possiede in modo a****le, con colpi possenti ripetuti. Per fortuna doveva averne molta voglia perché viene rapidamente dentro di me, con un grugnito e si abbandona, schiacciandomi dolorosamente i seni sul metallo con il suo peso.
    
    Il parabrezza è scuro, riflettente, come gli altri finestrini, ma mi sembra quasi di vedere i suoi occhi dietro il vetro che mi guardano perversi. Improvviso il peso sparisce, sento l’altra voce sconosciuta che lo allontana sussurrandogli qualcosa di intelligibile. Quindi due mani più piccole, ma sempre forti mi accarezzano le natiche.
    
    Le sento vagare, lente, curiose, lungo la schiena e le cosce. Si insinuano sotto di me stringendo il seno, sollevandomi il busto dal cofano, stuzzicando i capezzoli e ogni tanto stringendoli dolorosamente.
    
    Questo è diverso. Si prende il suo tempo, gioca con il mio corpo nudo. La sua bocca mi sfiora la schiena. I suoi denti, le sue labbra, la sua lingua si appropriano del mio collo, baciando, mordendo stuzzicando dietro l’orecchio, dove sono più sensibile.
    
    I capezzoli mio malgrado si fanno turgidi, il suo corpo è stretto in piedi, contro la mia schiena, le sue dita sono scese giù, sul davanti, oltre la mia pancia e stringono e stuzzicano. Sento dura, calda la sua eccitazione dietro di me, ...
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