1. 018 che strano uomo avevo io


    Data: 16/01/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: CUMCONTROL, Fonte: Annunci69

    ... non piaceva.
    
    Bastava tacere per comperare il suo affetto e ingabbiare la suina dentro di me, e non darle spazio.
    
    La purezza, se mai ne avessi avuta una, sarebbe emersa da sola come gnocco già cotto.
    
    Chiusi la suina nelle segrete della mia anima.
    
    D’altronde, egli di me stava vedendo proprio questo, la mia purezza intendo dire, e sarebbe stato un fatale errore “politico” mostrare la sfrenatezza sessuale di una scrofa, se avessi avuto a cuore il suo amore per me.
    
    Ci voleva tattica.
    
    Presi subito a farmi più taciturno, a mostrarmi più con le spalle scese, ad ingobbire la schiena a mostrarmi puro, indifeso, e dunque degno di godere dei suoi abbracci.
    
    Infatti, cogitai giusto.
    
    Quella sera stessa, nella nostra camera d’albergo, feci la mia prima pompa al mio fidanzato.
    
    Era fatta.
    
    Lui stava sbracato sul sofà, con la tv accesa a guardare la partita Juve Sampdoria, ed io mi cimentai con grazia e abnegazione, che neppure a mio padre resi un così tanto sentito servizio.
    
    Forse le sue vicende afgane avevano suscitato in me una sorta di epica, ed io mi sentii, scusate il paragone così poco calzante, mi sentii come povera donna del campo costretta a rende un bocchino all’assassino del proprio marito, e che scopre nel farlo di esser tanto mai maiala.
    
    Io pompavo e lui non diceva nulla, ma era troppo impegnato a guardare i supplementari di rigore, ed io stavo chino così, a ginocchia richiuse, col culetto sui talloni, a raccogliere saliva dalle palle traboccanti ...
    ... dalla patta.
    
    E’ opportuno segnalare al mio erudito lettore, che all’approssimarsi del suo orgasmo - che percepii come imminente dal respiro - egli si protese in avanti così da afferrarmi il capo a pie mani, e sbattermi a melone contro le proprie cosce, e quando fu l’attimo di schizzare, tra noi insorse una piccola baruffa, poiché io desideravo ingoiarne la faticata secrezione testicolare, ma Koba me lo impedì, forse per tutelarmi in un atto da lui ritenuto impuro.
    
    Così lo sperma finì sulla la moquette, ma la fortuna mi favorì poiché la terza balistica del getto intercettò la ciocca della mia fronte, che appesantita dallo sperma, mi ricadde pietosamente sul visino.
    
    Fu in quel momento dopo il sospiro profondo esalato per rilassar le membra, Koba si voltò su di me, e con le dita mi ripulì con cura con gestualità gentile.
    
    Come fu dolce quel momento, e come è dolce quella reminiscenza nonostante tutto questo tempo trascorso.
    
    Poi… Poi mi prese per le guance e reclinò appena il mio viso ebbro d’amore.
    
    L’ultima immagine di lui fu questa nel ricordo di quella sera: fu il suo viso avvicinarsi al mio, ed io, per istinto, chiusi gli occhi, per lasciarmi ...
    
    … per lasciarmi baciare.
    
    Fui la prima volta in vita mia che ricevetti un bacio.
    
    Quella stessa notte fui penetrato….
    
    Io lo fissavo agli occhi, l’unico bagliore lunare che intravidi fu riflesso nei suoi occhi. Stavo disteso. Affondò con tatto ed ebbe cura di farmi sentire ogni centimetro di quell’ingresso, ...
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