018 che strano uomo avevo io
Data: 16/01/2019,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: CUMCONTROL, Fonte: Annunci69
... franchezza che anzi, sottolinea un incoraggiante proposito di verità, di onestà e di confidenza già coniugale.
Mazza che pappone.
Bisognava superare i convenevoli e lanciare subito la mia OPA.
- Amore ,.. ehm, tra noi due c’è qualcosa di speciale e questo non possiamo negarlo, certo, io sono qui per rispondere ad ogni tipo di domanda perché capisco il tuo imbarazzo cosa credi? Ti chiederai cos’hai tu di così speciale da aver suscitato il mio interesse a tal punto da sceglierti io come compagno di vita? Si, Koba, sceglierti. Perché è questo il punto. Sai, ero così distratto da tanti uomini, eppure non so, quando ti ho visto e tu quando mi hai visto naturalmente, insomma io trovo che la intesa tra noi sia scattata da subito e la consonanza, la sintonia, la compl’...
- Vuoi stare zitto PorcoDDD???
- O_O
Iiiiindignata come nessuna tacqui.
E che potevo fare?
Forse, discreto com’era, non gli garbava affatto che parlassi così, apertamente, e per giunta in un luogo pubblico. Come non capirlo.
Così rimandai la conversazione in seguito, magari nell’intimità ovattata della nostra camera d’albergo.
E così lo lasciai parlare delle sue vicende afgane, argomento a lui molto caro.
Il mio uomo era uno tosto. Un ex combattente della guerra in Afghanistan, uno stupratore di massa, uno con una lunga carriera nella tratta degli esseri umani.
Mi raccontò dell’esercito, della polvere, dei villaggi incendiati, del gran da fare con cui lui e i suoi commilitoni ...
... stupravano i prigionieri incuranti del loro strazio.
Disse, che non vi fosse uomo nella valle del Panjshir che non fosse passato per le armi o per la minchia dei suoi commilitoni.
Poi mi raccontò di quelle povere donne, e degli anziani beati loro, stuprati senza riserbo, e tuttavia tutto evocava una nobiltà intrinseca nella brutalità sovietica perchè i poveri orfanelli non venivano toccati.
Eroi.
Questi sono eroi. Il rispetto per la vita prima di tutto.
Fu questo aspetto che mi fece sbrodolar di culo.
Lui, il mio Eroe, amava certamente rompere culi. Era uno svangapassere d’eccezione. Era uno che amava sentire il proprio poderoso Ottobre Rosso spappolare le cicce altrui.
Quando uscimmo dal locale per dirigerci alla macchina, io mi sentii prolassare dal mio stesso rapimento direi, e m’attendevo a mia personale delizia, che lui mi riservasse da lì a poco una prigionia deliziosa, fatta di impalamenti subitanei e tante, tante bastonate di cazzo da perdere il senno.
Nulla di tutto questo accadde mio malgrado.
Durante il rientro in albergo egli non proferì parola, e neanche io per la verità, tenendo a bada la mia ammorbante verbosità che forse un po’ lo indisponeva.
Tuttavia quel silenzio mi offrì l’occasione di una personale riflessione, e cioè che in fondo sbagliavo io a propormi coi miei soliti schemi di un comportamento che ripetevo abitualmente nel meditare l’approccio coniugale.
Ma la verità e che lo volevo in culo. Sempre. Ma mostrarmi troia a lui ...