1. Mai disperare: i sogni diventano realtà


    Data: 19/02/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: Fedex2019, Fonte: Annunci69

    ... soffermandosi sul vaso giapponese:
    
    “Bisogna vedere quanto esperto…”
    
    “Se me ne dai la possibilità posso dimostrartelo”
    
    Finalmente si volta verso di me e questa volta mi riserva uno sguardo che definirei strafottente, forse sprezzante. Si avvicina a me, io sono seduto, lui in piedi, la patta all’altezza della mia bocca. Ondeggia il bacino, leggermente… ma è evidente come voglia simulare il gesto di che vuole scopare la bocca di un altro.
    
    “Ce l’hai fatta finalmente! Sono anni che mi fai le poste…pensi che non mi sia accorto dei tuoi sguardi, delle scuse per agganciarmi….Sei frocio e sbavi per me…potevi e dovevi deciderti prima!”
    
    Avrei voluto dirgli che con quel cesso di moglie si sarebbe scopato anche una sedia e che se entrambi ci trovavamo lì era perché eravamo entrambi froci ma, in fondo, il mio sogno insperato si stava realizzando e per nessuna ragione volevo perdere un’occasione tanto ghiotta.
    
    Avrei avuto tempo successivamente di mandarlo affanculo, sempre che mi fosse convenuto farlo.
    
    Mi metto in ginocchio, poggio il mio viso sulla sua patta, le mie mani sul suo culo e sulle sue cosce, accarezzandolo. Un silenzio abissale cala sulla stanza, un silenzio che fa avvertire solo lo strusciare delle mie mani sui suoi vestiti. Capisco che l’iniziativa è lasciata a me.
    
    Alzo lo sguardo implorante verso di lui, toccando la patta con la mano. “Posso?”
    
    “Che aspetti?”
    
    Tiro giù la lampo, abbasso i pantaloni, carezzo il cazzo già eretto da sopra le mutande, ...
    ... lo bacio, lo lecco, inumidendo le mutande con la mia saliva. Indugio. Mi lascia fare.
    
    Abbasso le mutande e svetta fuori, finalmente, l’oggetto di decine di fantasie erotiche, sognato durante decine di seghe a lui dedicate. E’ bello, come lui del resto, lunghissimo, oltre i venti centimetri ma non molto largo, snello direi….come lui del resto. E’ caldo, duro come il marmo, ha pisciato da poco ma questo mi piace, per il resto tutto in lui sa di igiene estrema e di pulizia.
    
    Di nuovo, guardando i suoi straordinari occhi turchesi e accennando una masturbazione, gli chiedo: “Posso?” mentre gli bacio la cappella con voluttà.
    
    “Devi!”
    
    Allora prendo a leccargli la cappella, poi l’asta, poi i testicoli, grandissimi quasi sproporzionati rispetto alla sua stazza. Poi finalmente lo faccio entrare in bocca, lo ingoio , lo pompo con una passione sconosciuta.
    
    Forse sto sognando, è troppo bello per essere reale ma non voglio saperlo…so solo che non voglio smettere di pomparlo, voglio farlo per tutta la sera, per tutta la notte e farlo venire decine di volte, senza mai stancarmi. Forse non capiterà mai più ma desso è mio, tutto mio.
    
    “Piano, altrimenti mi fai venire subito”
    
    Mi desto dallo stato di trance in cui ero precipitato. Mi alzo, carezzo il suo torace, la sua schiena, le sue braccia da sopra la camicia. Lo guardo e lui mi guarda. Possibile sia tutto vero?
    
    Prima di togliergli la camicia, gli chiedo ancora una volta il permesso, lo faccio a costo di apparire ridicolo ...
«12...4567»