1. Mai disperare: i sogni diventano realtà


    Data: 19/02/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: Fedex2019, Fonte: Annunci69

    ... facevano ondeggiare pericolosamente tra il pessimismo più estremo e l’ottimismo più spinto, senza riuscire a trovare una soluzione ragionevole: mi ero illuso? Era tutto frutto di un vagheggiamento oppure davvero ero stato destinatario di un messaggio che voleva essere accolto?
    
    Il giorno successivo, optando per il secondo corno del dilemma, mi recai nuovamente nel negozio, dopo aver trascorso la mattinata affacciato alla finestra per cogliere l’attimo in cui il padre si allontanava lasciandolo solo.
    
    Al mio ingresso fui accolto da un sorriso smagliante e, di nuovo, mi fece l’occhiolino.
    
    Ormai avevo deciso di tentare il tutto per tutto.
    
    “Va meglio oggi?”
    
    “Insomma”
    
    “Servono altri complimenti?”
    
    “A tuo buon cuore, non voglio però approfittare della tua gentilezza….”
    
    Ridemmo entrambi.
    
    “Ho bisogno di casse da sei di vino, per fare due regali…adesso però vado di fretta potresti farmele consegnare a casa mia per favore?”
    
    “Certo ma vengio io personalmente, sei qui a un passo…”
    
    Di nuovo l’occhiolino e questa volta seguito da quello sguardo sensuale che tanto mi aveva turbato.
    
    Mi sembravo tutto troppo scontato per essere vero ma ormai non potevo più tornare indietro.
    
    Mi ero esposto troppo e un tentativo dovevo comunque esperirlo; nella peggiore delle ipotesi, lui avrebbe perso un cliente e davvero non temevo che avrebbe potuto sputtanarmi in zona, in fondo sarebbe stato in qualche modo compromettente anche per lui.
    
    La sera, all’orario di ...
    ... chiusura, citofona, porta con se le due casse, è più bello che mai: indossa una camicia di lino bianco portata fuori dai pantaloni, un paio di jeans e ai piedi un paio di sneakers.I suoi occhi mi sembrano più blu del solito. Mi sorride con disinvoltura, forse con un certo distacco…forse mi sono sbagliato….troppo tardi per tornare sui miei passi.
    
    Lo faccio entrare, io sono da solo perché mia moglie non è in città.
    
    “Puoi poggiare le casse lì…prego accomodati. Posso offriti un calice di un ottimo vino? Vai di fretta? Me lo hanno regalato e mi sembra ottimo, vorrei il tuo giudizio”
    
    “Con piacere. Non vado di fretta perché i bambini sono dai nonni e mia moglie è al paese perché ieri ha partorito la sorella”
    
    Ci accomodiamo in salotto, io porto il vino e due calici.
    
    “Se vuoi puoi togliere la mascherina…siamo sufficientemente distanziati….così scopri il viso, mostri tutti i pezzi forti e ti becchi un altro complimento consolatorio”
    
    “Non tutti i pezzii forti…come ti dicevo ci sono quelli segreti”
    
    E così dicendo con il calice di vino in mano si alza e si avvicina ad un quadro del ‘600 per ammirarlo, voltandomi le spalle.
    
    “Ma li tieni sotto chiave quelli segreti oppure sono accessibile senza password”
    
    Sempre voltandomi le spalle, questa volta osservando un busto di donna sul mobile barocco:
    
    “Te l’ho detto …sono a disposizione di un pubblico particolarmente esperto”
    
    “Io sono esperto…direi molto esperto….posso vederli?”
    
    Di nuovo, voltandomi le spalle, ...
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