1. Mai disperare: i sogni diventano realtà


    Data: 19/02/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: Fedex2019, Fonte: Annunci69

    ... bottiglia di vino: ne avevo bisogno ma soprattutto avevo bisogno di annegarmi ancora una volta nel blu dei suoi occhi.
    
    Entrambi rigorosamente con la mascherina, per colpa della pandemia, fortunatamente ci trovammo da soli nel negozio.
    
    Dopo averlo salutato, mi sentii dire: “Per un attimo non ti avevo riconosciuto, con queste maledette mascherine, ormai si stenta a riconoscere le persone…in fondo riusciamo a vedere solo gli occhi delle persone!”.
    
    La risposta che gli diedi, francamente, non fu frutto di tattica e fu spontanea quanto ingenua perché non mirata a suscitare una reazione, solo un onesto apprezzamento: “È vero ma almeno nel tuo caso la mascherina lascia scoperto il tuo pezzo forte!”.
    
    “Spero che non sia il mio unico pezzo forte!”
    
    “Certo che no ma indubbiamente i tuoi occhi colpiscono a prima vista”
    
    “Me lo dicono in tanti ma spero che ci siano altre cose che colpiscono a prima vista”
    
    “”Vuoi proprio sentirtelo dire allora…sei un ragazzo molto bello e chissà quante ragazze hai fatto innamorare…quindi evidentemente hai altri pezzi forti oltre agli occhi”
    
    “Meno male … oggi avevo bisogno di complimenti e da chiunque vengano sono sempre molto gratificanti….mi sento così depresso per questa maledetta pandemia, le vendite sono calate a picco e non si sa quando finirà…i complimenti sono l’unica cosa che mi rimane”
    
    “Non disperare, avete una clientela molto affezionata e i turisti, torneranno presto non appena questo schifo sarà terminato…tra l’altro ...
    ... sei fortunato perché puoi sempre contare su un complimento e mi limito ai pezzi forti che si vedono…pensa quelli che non si vedono”
    
    Il suo sguardo, virò immediatamente dalla tenerezza alla sensualità più imbarazzante e facendomi l’occhiolino disse: “Quello che non si vede è un segreto riservato a un pubblico esperto”
    
    Ero stordito, avevo bisogno di rielaborare le sue parole inaspettate, così uscii con la mia bottiglia di vino, incapace di cogliere al volo quella inattesa situazione. In fondo non ero affatto certo che fosse un’avance da parte sua anzi, la repentinità dell’accaduto, mi suggerivano prudenza.
    
    Di ritorno a casa, cercando di fare ordine nei miei pensieri considerai però che quello stesso sguardo lo avevo già visto. A volte quando i nostri sguardi si incrociavano perché io cercavo il suo mentre lui era sulla soglia del negozio e io passavo davanti, oppure quando mi parlava di vini, indugiando su particolari tecnici. A ben pensarci, forse, avrebbe già allora dovuto provocarmi con uno sguardo ammiccante seppure in un contesto del tutto insospettabile.
    
    Quante volte avevo pensato che quegli sguardi, seppure rari e sfumati nel soffio di un momento, erano la proiezione della mia attrazione e non la sua reazione alla attrazione che evidentemente provavo per lui. Probabilmente avrei dovuto prestare maggiore attenzione alle ombreggiature e non solo ai toni più sgargianti, essere meno prevenuto.
    
    Mille pensieri si affastellavano nella mia mente. Pensieri che mi ...
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