Mai disperare: i sogni diventano realtà
Data: 19/02/2018,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: Fedex2019, Fonte: Annunci69
Quando qualche anno fa è stato aperto il negozio di delikatessen in una strada del centro storico della città dove abito, inizialmente non riuscii a nascondere il mio disappunto. Aveva infatti preso il posto di un negozio di antiquariato del quale ero affezionato cliente, chiuso a seguito della morte del titolare. La raffinatezza e la preziosità di quei mobili e di quegli oggetti antichi lasciava il posto a bottiglie di vino, cioccolatini e dolciumi…Certo cose di ottima qualità ma l’ennesimo negozio di gastronomia che, insieme agli altri, sta alterando irrimediabilmente l’aspetto dei centri storici delle nostre città, privati ormai della più gran parte delle botteghe artigiane e dei negozi storici che fino a tempi recenti ne avevano garantito l’eleganza e il fascino.
Un giorno, entrando con mia moglie nel nuovo negozio per poterlo valutare, decidemmo di acquistare una bottiglia di vino, considerando la scelta attenta e curata dei prodotti in vendita, frutto evidentemente di competenza e di una ricerca sapiente.
A gestire il negozio, c’erano i due proprietari: padre e figlio. Il padre un bell’uomo intorno ai sessanta anni, dall’aria distinta e il figlio, un ragazzo tra i trentacinque e i quaranta anni, bello da far girare la testa. Alto intorno al metro e ottanta, con un volto pressoché privo di difetti: occhi di un turchese quasi innaturale, il naso perfetto di quelli che a volerli disegnare non si riuscirebbe a riprodurlo nella sua perfezione, una bocca carnosa ...
... capace di dischiudersi in un sorriso carezzevole e ammaliante, dentatura perfetta, capelli castani corti e pettinati ordinatamente, abbigliamento sportivo ma curato tipico di chi non rinuncia ai jeans e alle scarpe da ginnastica ma con naturalezza riesce a coordinare gli abiti ottenendo un effetto sempre elegante e di buongusto.
Quando l’ho visto la prima volta ho avuto un sussulto; a colpirmi con tanta intensità furono soprattutto gli occhi, uno spicchio di cielo, e l’aria irrimediabilmente da bravo ragazzo che gli conferiva un aspetto ancora più giovanile della sua età e soprattutto una dose incommensurabile di dolcezza seppure in perfetta armonia con una virilità piena.
L’unico appunto, a voler essere puntigliosi nella descrizione, è riconducibile alla sua magrezza. Nulla di eccessivo certo, un fisico comunque assai ben proporzionato, con spalle comunque ampie, ma certo non palestrato e neanche corpulento.
D’altra parte l’aria da bravo ragazzo era per lui un elemento di fascino e, si sa, da un bravo ragazzo, di quelli che tanto piacciono alle mamme come mariti per le proprie figlie, non ti aspetti bicipiti gonfi e pettorali scolpiti.
Nell’arco di breve tempo diventò il mio fantasma erotico. Il suo negozio, collocato com’era a pochi metri da casa mia, diventò meta abituale dei miei acquisti di ricercatezze gastronomiche e tutte le volte che passavo davanti alle sue vetrine lo cercavo con lo sguardo sperando di trovarlo al banco o meglio, se era sulla soglia della ...