1. Mai disperare: i sogni diventano realtà


    Data: 19/02/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: Fedex2019, Fonte: Annunci69

    ... porta, non perdevo occasione di regalargli uno dei miei migliori sorrisi salutandolo con ostentata simpatia.
    
    Sempre con me mostrava giovialità ma questo non riusciva a provocare in me alcuna illusione perché era evidente che quello era un tratto distintivo del suo temperamento, espansivo e sempre molto educato, riservato sicuramente a tutti i clienti e gestito con grande abilità per svolgere al meglio la sua attività di venditore.
    
    Inoltre era sposato con due bambini, entrambi di rara bellezza come lui, e aveva un aspetto assolutamente etero, senza possibilità di rimedio alcuno…almeno in apparenza.
    
    Oddio, con tutta evidenza la moglie era una ragana, bassina, tondina, dall’aria ordinaria, a tratti brusca e dall’abbigliamento pretenzioso, insomma polarmente dissomigliante da lui ma questo, certamente, non faceva intuire affatto che lui potesse cercare consolazione in un corpo maschile.
    
    Inoltre quando i figli erano con lui al negozio, lui aveva con loro un atteggiamento tenerissimo, estremamente affettuoso e loro sembravano adoranti nei suoi confronti, in breve il ritratto della famigliola felice, più che adeguata per una pubblicità stucchevole.
    
    A voler tacere del fatto che io, nella seconda metà dei miei cinquanta anni, potevo essere suo padre.
    
    Per qualche tempo intensificai le mie visite al negozio ogni volta mostrando grande interesse per i suoi prodotti e lasciandomi ogni volta convincere da lui ad acquistare quanto di più costoso fosse in vendita. Poi, ...
    ... quando capii che rischiavo di rendermi ridicolo ai suoi occhi, alimentando la sua comprensibile cupidigia in qualità di venditore, decisi di diradare le visite, confinandolo al ruolo di fantasma erotico che istintivamente gli avevo attribuito, capace di alimentare le mie più sfrenate fantasie erotiche.
    
    Quando passavo (molto spesso) davanti al suo negozio, non riuscivo a vincere la tentazione di cercarlo con lo sguardo e salutarlo sorridendogli. D’altro canto, quando lui mi donava il suo sguardo con quegli occhi da angelo e il suo sorriso tenerissimo, io, sempre, provavo una sensazione ascrivibile non solo alla sfera sessuale ma anche al comparto dei sentimenti dove c’è spazio per emozioni a volte di difficile interpretazione, declinabili a vario titolo e che attingono ad elementi propri dell’amore, dell’amicizia, della passione, determinando un frutto dolce e soave capace di lasciarti trasognato per qualche minuto.
    
    Questo mi bastava anche perché ero del tutto incapace, perché scoraggiato, di stabilire con lui un contatto che mi consentisse di approfondire la nostra conoscenza. Prova ne sia che, malgrado le mie iniziali assidue frequentazioni al suo negozio, non ci eravamo mai presentati.
    
    Un fantasma a tutti gli effetti, dunque, senza identità e senza un’esistenza di cui io conoscessi i contorni.
    
    Tutto cambiò grazie alla pandemia e ancora non riesco a capire il motivo di un’evoluzione tanto repentina e radicale.
    
    Un giorno entrai nel suo negozio per acquistare una ...
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