1. Incastro la mia amica che fa la puttana per scoparmela gratis


    Data: 10/01/2019, Categorie: Etero Autore: quiestille, Fonte: Annunci69

    ... fantastiche, belle morbide e capaci di inviarmi sensazioni di piacere ad ogni stretta, ed era bello poter toccare l’intero seno senza muovere la mano.
    
    Dopo interi minuti di intenso spompinaggio, Rossella si stese sul letto e prese a togliersi le mutande.
    
    “Dunque, in che po… AAAAH!” non le diedi il tempo di terminare che, non appena si fu liberata dal perizoma, mi ero già messo in piedi e le avevo afferrato le cosce. Le infilai il cazzo dentro tutto in una volta, la sua figa era caldissima e molto più stretta di quanto mi sarei aspettato. Il mio cervello perse ogni traccia di razionalità rimasta, pensando ad una sola cosa: scopare.
    
    Preso dai sensi, iniziai a muovere i fianchi avanti e indietro con tutte le mie energie. Le endorfine libere nel mio corpo mi donarono una foga che neanche io sospettavo di poter cacciare, il corpo di Rossella seguiva tutti i movimenti che imprimevo su di lei. Il suo seno ballonzolava avanti e indietro mentre il letto si muoveva e cigolava, eppure i suoi gemiti erano così forti da coprire quei suoni quasi del ...
    ... tutto.
    
    La sentivo diventare più calda e umida con il passare del tempo, e questo non faceva altro che rendermi il tutto ancora più piacevole. In un improvviso impulso, aprii gli occhi e vidi il suo volto totalmente in preda all’estasi. Quella visione mi diede come una botta di energia al cazzo, presi a penetrarla ancora più forte, desideroso di venire. Durai un altro minuto, lei venne prima di me, ma dopo dieci secondi ero al mio limite. Arrivai in fondo alla sua figa e mi liberai in una venuta spaventosa, quasi non mi fossi masturbato per un mese intero.
    
    Poi, allo stremo delle mie forze, uscii dalla sua figa e mi gettai sul letto, al suo fianco. Guardai verso il soffitto, poi allungai una mano verso il comodino e presi uno spinello da un cassetto.
    
    “Soddisfatto?” mi chiese lei.
    
    “Sì. Domani ti richiamo”
    
    “Stronzo”
    
    “Ricordati chi è in potere qui”
    
    Mi accesi lo spinello e guardai verso il soffitto. Tirai una boccata e soffiai una nuvola di fumo, poi sorrisi.
    
    Ero stato bravo, ero stato davvero bravo.
    
    Chissà che altro avrei potuto fare? 
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