1. Eli e Silvì de sorelle ed un’estate calda 19


    Data: 17/02/2018, Categorie: Sesso di Gruppo Dominazione / BDSM Incesti Autore: PiccolaElisa, Fonte: RaccontiMilu

    ... che me ne procurava un’altro, tra le sue dita, la sua bocca, non smetteva un secondo di torturarmi. Ero sfatta. Ero talmente tanto eccitata che non dissi nulla neanche quando mi mise due dita nel sedere, cosa che per altro mi fa impazzire, ma che visto le richieste ed i precedenti non gli avrei a mente lucida permesso. Ad un certo punto era distrutto, poverino, ma mai quanto le ero io. Restammo una ventina di minuti sdraiati uno vicino l’altro ogni tanto un bacio ed un sorriso lui mi accarezzava il fianco ed io impazzivo. Mi squillo il cell, Silvì Io:”mia sorella” Parlai a telefono non più di un minuto, voleva sapere se fossi andata con loro e se mi sarei fermata a dormire da lei risposi di si e riagganciai. Giam:”bagno?” Io:”si” Ci alzammo e ci tuffammo completamente nudi, ci mettemmo sulle scale sommerse della piscina mi disse che stava bene con me e che sperava di potermi vedere più spesso Io:”ma se ci siamo visti ieri e oggi siamo stati tutto il giorno insieme” Giam:”si, ma vorrei sapere se vuoi vedermi ancora” Misi l’indice sotto al mento come se ci stessi pensando, poi lo guardai, e sorridendo dissi “si” Mi abbracciò forte e mi baciò, Giam:”usciamo?” Io:”si ma prima mi faccio una vasca” Mi tuffai e iniziai a nuotare, quando tornai lui era in piedi in uno degli ultimi gradini, l’acqua gli arrivava poco sopra al ginocchio, lo vidi fermandomi sull’altra sponda della piscina, feci la vasca di ritorno sott’acqua e riemersi davanti le sue gambe, mi levai l’acqua ed i capelli ...
    ... davanti gli occhi, mi attaccai alle sue gambe e mi ritrovai in ginocchio davanti a lui. Non era in piena erezione, ma si vedeva che era parzialmente gonfio, penzolava verso il basso, ed anche cosi non era affatto male. Lo guardai dritto negli occhi mentre cacciando la lingua gli leccai tutta l’asta, dalla cappella al pube, poi scesi nuovamente, sempre con le mani sulle sue gambe mi infilai tutto il suo cazzo in bocca. Mentre lo tenevo in bocca roteavo la lingua attorno alla cappella, fu questione di attimi prima che diventasse troppo duro per tenerlo tutto in bocca. Iniziai un lento pompino, distogliendo il meno possibile i miei occhi dai suoi. Afferrai l’asta e gli leccai e succhiai anche le palle, non so cosa mi prese, ma ci misi tutto l’impegno e la maestria che avevo. Gli presi le mani con ancora il suo cazzo nella bocca e le poggiai sulla mia testa, lui era delicato, non mi spingeva, accompagnava solo il mio movimento. Quando sentii che stava per venire smisi, volevo che durasse di più, mi alzi e gli diedi un bacio, gli afferrai l’uccello e lo trascinai verso le sdraio, mi sedetti, lui era in piedi davanti a me, afferrai le sue gambe da dietro fino a salire fino al suo sedere, aveva un sedere durissimo, degno del David. Senza mani provai a infilare il cazzo in bocca, ma non riuscendoci visto che curvava verso l’alto lui lo prese e lo abbassò, ma prima di metterlo in bocca con un gran sorriso, Io:”grazie” Sorridendogli e guardandolo negli occhi, poi presi le sue mani e le ...
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