1. La coscienza di se 4


    Data: 17/12/2018, Categorie: Etero Autore: geniodirazza, Fonte: Annunci69

    ... lasciarlo andare; si stese su un fianco, accanto a lei, e la baciò dolcemente; cominciò da lì un ‘viaggio’ sul corpo di Rosalba che, partito dalla fronte, lo portò attraverso tutto il corpo, quasi prendesse coscienza che era il suo amore, la donna che gli aveva dato la vita e la occupava ora interamente.
    
    Lei si coccolava il ‘suo’ ragazzo, riscoprendone con le dita e con le labbra i singoli tessuti; sentiva che davvero quello era amore totale, fisico e spirituale senza nessun senso di colpa o rimorso; solo amore allo stato puro; gli si stringeva contro, accoccolata, quasi a chiedergli assicurazione che non l’avrebbe mai lasciata, protezione contro ogni male; sentiva che tutte le varianti dell’amore si concentravano in quell’amplesso; si spogliò nuda e denudò il suo giovane amore, con tenerezza.
    
    Lo guardava incantata, quasi sorpresa da tanta dolcezza; non si stancava di accarezzarlo tutto; prese in mano il sesso barzotto e, istintivamente quasi, poggiò un bacio leggero sulla punta; reagì immediatamente ed ebbe un guizzo; prese a baciarlo con determinazione; era straordinario, sentirlo crescere nella bocca ed avviò una fellazione unica al mondo; lo faceva scorrere lungo le gote, passava su tutto il palato, leccava continuamente e spingeva verso la gola; si deliziò a lungo.
    
    Franco non se ne stette immobile; anche lui aveva quasi necessità di sentire il sapore di quel corpo sul quale tante fantasie aveva costruito sin dalla prima adolescenza, che gli tornava alla mente ...
    ... ogni volta che era a letto con una donna e ne assaporava il gusto, ne annusava gli odori; adesso che era lì, tra le sue mani, lo voleva percorrere tutto; la prese per i fianchi, la sollevò quasi senza sforzo, grosso com’era, e la adagiò sul suo corpo, con la testa sull’inguine e i piedi verso la testiera.
    
    La spinse a stargli carponi davanti, scosciata e vogliosa, e si perse nell’ammirazione del sedere modellato perfettamente, dell’ano grinzoso e palpitante di voglia, della vulva spalancata e grondante; afferrò con bramosia il clitoride fra le labbra e sentì l’urlo soffocato dal sesso in bocca espandersi come brivido per tutto il corpo; spinse col ventre verso l’alto e il fallo toccò con la punta l’esofago; lei godette ancora e soffocò di nuovo il lamento di goduria sull’asta.
    
    Forte dell’esperienza vissuta in hotel, fermò il movimento della bocca, lasciò la mazza durissima contro il velopendulo e si concentrò sul piacere che Franco le dava senza sosta tra ano e vagina; urlò più volte, sulla mazza che impediva ai suoni di uscire nitidi, e registrò tre orgasmi assai forti; sicuramente squirtò almeno in uno e temette di turbarlo; suo figlio succhiò avidamente gli umori e il piscio che la madre gli scaricò in bocca; leccò i residui.
    
    Lei lo bloccò stringendo le cosce intorno al viso; capì l’intenzione e si fermò in attesa; lei cominciò una fellazione da manuale, spingendo la testa su e giù mentre l’asta le riempiva bocca e gola; leccava in continuazione, per quel che poteva, ...
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