La coscienza di se 4 - Racconti Erotici

La coscienza di se 4

... pantaloni e slip; gli saltò letteralmente addosso, finché sentì la cappella urtare contro la vagina, da sopra l’inutile slip.

Quasi invasata, ardente di passione, rotolò sotto di lui; spostò di poco la stoffa striminzita dell’indumento e si penetrò di colpo, soffocando l’urlo, di passione e di dolore, nella bocca che continuava a divorare come impazzita; lui la abbracciò come se la ritrovasse davvero dopo anni di attesa; le prese i fianchi, la pressò sul ventre e la tenne ferma; finalmente lei si arrese e si acquietò; lui allentò la presa e rimase impalato su di lei.

“Calmati, amore, abbiamo tanto tempo, lasciami sentire il tuo corpo, tutto.”

“Si, amore mio eterno, insostituibile; non so spiegarti cosa significhi per me averti finalmente, tornare a sentirti nel mio corpo!”

“Non è diverso da quel che sento io, mentre torno dentro di te e ti amo senza limiti; centelliniamoci quest’amore, sentiamolo fino in fondo.”

Stettero a lungo abbracciati, persi nel piacere; una sola volta lui abbozzò il gesto di montarla; gli strinse le gambe intorno ai lombi, intrecciò i piedi dietro la schiena, lo spinse contro il ventre e lo tenne fermo.

“Stai qui, fammi sentire il tuo corpo nel mio; non hai bisogno di cavalcarmi per godere; saranno i muscoli della vagina a succhiarti l’amore; sarà il tuo cuore a pompare sangue per farmi sentire che mi possiedi. Ti amo.”

“Ti amo anch’io, da sempre, come femmina meravigliosa; non mi basta possederti e sentirti, voglio assaporarti ...

... tutta; voglio anche il sesso da te; voglio dartene in tutto il corpo; non è solo libidine; non è esibizione; voglio i tuoi odori, i sapori del corpo, le smorfie di piacere; voglio che sia tutta mia ed essere tutto tuo.”

“Franco, dolcissimo ragazzo mio, sono tua da sempre; vivo solo per te, per amarti; lo so che è folle, che un giorno avrai qualcuna che amerai forse più di me, che ti darà tutto il suo amore senza limiti; ma fino a quel momento voglio ogni cosa di te e darti tutto di me.”

“Rosa, non riesco a reggere ancora; sto per eiaculare; devo stare attento a non farlo dentro l’utero?”

“Fosse per me, la tua virilità non uscirebbe mai dal mio corpo, senza problemi o riserve; ma non ci sono problemi; sono protetti dalla pillola, anche se la menopausa è alle porte; vieni liberamente e fammi godere mentre mi inondi l’utero!”

Nonostante l’avvertimento, l’orgasmo simultaneo li colse di sorpresa e urlarono con quanto fiato avevano in corpo; Lorenzo, che li udì da due stanze più avanti, si coprì la testa col cuscino, imprecando a quella donna che aveva dovuto prendere da altri quei piaceri che lui poteva e doveva darle, che rispondeva con tanto evidente entusiasmo ad orgasmi che lui troncava appena godeva o che forse soffocava perché lui non aveva saputo farla godere.

L’orgasmo appena raggiunto stroncò quasi i due incestuosi amanti che crollarono sfiniti sul letto ancora legati dai sessi compenetrati; lui si staccò, delicatamente fermando la donna che non voleva ...