1. Le cagne – Collana L’inferno e l’abisso vol. IV


    Data: 12/12/2018, Categorie: Sesso di Gruppo Dominazione / BDSM Lesbo Autore: Koss, Fonte: RaccontiMilu

    ... parlano – le disse, – però hai tanti modi per farti capire – aggiunse mentre la cagna lo guardava in apprensione, – puoi abbaiare, guaire, gemere, uggiolare, scodinzolare, ritrarti, tirare il guinzaglio… puoi anche annuire o scuotere il capo per dire no. Chiaro? – La cagna non fece nessun segno e lui la prese per il mento e la guardò negli occhi ripetendo – Chiaro? – Stavolta la cagna annuì. – Bene cagna – sorrise il Padrone accarezzandola sulle tette, – iniziamo a capirci. – che ne dici se ti levo la ball gag? – La cagna annuì e le tette ondeggiarono meravigliosamente. I ragazzi sorrisero ed il Padrone l’accarezzò ancora sull’abbondante seno amorevolmente. La cagna aveva i capezzoli chiari che rizzarono subito. Il Padrone li strizzò e disse ai ragazzi che la cagna era molto sensibile e che se la sapevano prendere avrebbe dato loro molte soddisfazioni. Poi si rivolse di nuovo alla cagna – Però devi promettere che se ti levo la ball gag, mai, per nessun motivo parlerai. Altrimenti te la rimetto e non te la levo più. – La cagna annuì vigorosamente e scodinzolò. La cagna meditava su tutto quello che le sarebbe successo e non era felice, ma ora aveva l’urgenza di farsi levare quella fastidiosa ball gag. – Bene – disse il Padrone levandogliela, La cagna uggiolò, perse bava dalla bocca che finì a terra e sul seno, arrossì imbarazzata, ma si strusciò felice sulle gambe del Padrone. Il tamarro non resistette e le passò una mano sulla fica. La cagna era bagnata, ma ebbe una ...
    ... reazione immediata, sì scrollò, muovendo le chiappe, la mano del giovane e si rifugiò tra le gambe del Padrone che sorrise. – Prudenza Marco, prudenza, non bisogna avere fretta, se la sai prendere farà tutto quello che vorrai, ma bisogna avere pazienza. Ora prendimi un panno che la ripuliamo. – La cagna scodinzolò felice ed ottenne dal Padrone un’altra carezza. Quella cagna era già domata ed avviata verso la strada giusta, non avrebbe dato problemi. – Non tutte le cagne sono uguali – continuò la sua lezione il Padrone, – questa è docile e allora basta prenderla con le buone, ma altre possono essere bizzose, ribelli… vedremo. – Carlo l’accarezzò sulla schiena e la cagna si irrigidì, ma non si ritrasse, lui continuò scendendo anche sulle natiche, ma non sui genitali e la cagna si tranquillizzò e si lasciò fare. Carlo prese il panno e la ripulì dalla bava che le era colata sul mento, le sfiorò i capezzoli e l’accarezzò sul seno. La cagna gli leccò la mano riconoscente. Il Padrone disse – l’hai conquistata, è tua. Falle fare un giretto, poi prendi la scodella riempila d’acqua e falla bere. – Carlo eseguì e Marco gli disse – bravo amico, ma non la vorrai tutta per te? – Prudenza e pazienza – rise Carlo, scimmiottando il Master che rise pure lui.
    
    Il Master si raccomandò di nuovo, disse loro che c’era tempo, che con quella cagna non bisognava avere fretta e che continuassero ad addestrarla, coccolarla, ma niente sesso. Se volevano fottere di sopra c’era Anna. Se dovevano andare via la ...
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