1. Le cagne – Collana L’inferno e l’abisso vol. IV


    Data: 12/12/2018, Categorie: Sesso di Gruppo Dominazione / BDSM Lesbo Autore: Koss, Fonte: RaccontiMilu

    ... ritrovò sola schiumante di rabbia strattonò la catena, ma non riuscì a sollevarsi, quando capì che rischiava solo di farsi male ringhiò contro la porta e poi si sdraiò su un fianco. Francesca aveva preso la sua cagnolina e tirandola per il guinzaglio l’aveva condotta su per le scale a quattro zampe verso la sua stanza, voleva giocare con lei, ma non nel dungeon e voleva giocarci da sola, senza subire i consigli del Master.
    
    Il Master rimase nel dungeon con Marco e Carlo. – Bene ragazzi, – disse – questa è la vostra cagna disse indicando Anna che non osava fiatare. Anna sentì la sua amica Carla ringhiare e poi nulla più. Saggiamente pensò che doveva subire, non poteva fare niente per opporsi a quel crudele destino. – Mi sembra che sia la più docile ed anche la più appetitosa. – Continuava il Master senza curarsi dei turbamenti della cagna. – Sono sicuro che se la saprete trattare bene si affezionerà a voi e vi darà grandi soddisfazioni. Però ricordatevi, è una cagna e come tale voglio che la trattiate. Chiaro? – – Sì Mister – risposero all’unisono entrambi. – Ed allora vediamo come l’addestrate. – La cagna li guardava mansueta ed impaurita, ma si chiedeva perché aveva dato retta a quella scapestrata di sua nipote che li aveva condotti in quella torbida situazione, gravida, immaginava, di brutte conseguenze. Altro che le belle esperienze e le piacevoli sensazioni che immaginava la nipote. Lì le avevano sequestrate e si accingevano ad usarle come più gli aggradava. Questi ...
    ... erano i suoi pensieri, anche se non sapeva bene cosa aspettarsi. Non le sembrava gente gratuitamente violenta, però era gente decisa ad ottenere quello che voleva. L’unica cosa che capiva era che l’avevano fregata e che ora lei, sua nipote e la sua amica, erano nelle loro mani, sperava che non le facessero del male. Fare la cagna, stare a quattro zampe ed ubbidire agli ordini del Padrone in fondo le piaceva, ma quella ball gag in bocca no. La ball gag la faceva sbavare continuamente imbarazzandola e rendendola ridicola, non la voleva. Però doveva ammettere che il look che le avevano cucito addosso, ball gag a parte, era eccitante, non si poteva vedere, ma si immaginava. A quattro zampe, strizzata in quel bustino, con il culo e le tette gonfie ed esposte che venivano fuori magnificamente doveva essere meravigliosa. E poi si poteva muovere con quelle ginocchiere, quei guanti e quei pedalini molto agevolmente. Temeva che la fottessero, era anni che non prendeva più un cazzo vero, ma fino a quel momento non le era mancato. Timorosa e rassegnata aspettava di vedere cosa sarebbe successo. I due ragazzi non si muovevano, aspettavano l’imbeccata del Master.
    
    – Prima di tutto – disse il Master rivolgendosi ai due giovani e poi guardando la cagna – bisogna spiegare alla nostra bestiola come deve comportarsi. Mi sembra docile ed obbediente. – Tirò il guinzaglio e la cagna si mosse verso di lui che l’accarezzo sulla guancia e le fece il suo discorsetto. – Sei una cagna e le cagne non ...
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