1. Nata schiava (II parte)


    Data: 17/01/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Asignoluc, Fonte: RaccontiMilu

    ... Risa d’approvazione da parte di tutti e dopo qualche minuto sentii che un grosso cane mi annusava tra le cosce spalancate. “Guai a te se tu muovi cagna” mi fu intimato. Ma evidentemente l’odore della mia figa non piaceva troppo al cane che si disinteressò di me. “Ehi, prendete un po’ di paté di fegato, quello per le tartine! Le riempiamo questa figa schifosa e poi vedrete che il cane la leccherà!” Così fecero e subito il cane cominciò a raspare la figa con la sua lingua ruvida “Tu cagna tira fuori la lingua e guaisci che vogliamo sentire quanto sei contenta” Aprii la bocca e cominciai a leccarmi le labbra con la lingua, esagerando i gemiti come mi era stato insegnato per divertire gli ospita del padrone. Poi guidarono il cane che si trovò con il sesso sopra la mia bocca: “Succhia! Fallo eccitare se non vuoi che ci incazziamo sul serio!” Riuscii in qualche modo a farlo indurire e allora lo guidarono dentro la mia figa. “Portate una lampada che vediamo meglio…” Non so quanto durò! Poi mi portarono a quattro zampe, di fianco al cane, in una gabbia in giardino dove ci chiusero entrambi, io nuda ed il cane: doveva essere la sua cuccia. Mi lasciarono lì; mi tolsi la benda e m’accorsi che era già mattina. Mi avevano seviziata una notte intera.
    
    All’ora di pranzo due uomini portarono del cibo in due ciotole, una per il cane e una per me: “Mangia ma restando ...
    ... a quattro zampe e senza usare le mani” mi ordinarono. Rimasero lì ad assistere allo spettacolo che offrivo; poi mi attaccarono al guinzaglio e mi portarono a fare una passeggiata di circa 10 minuti. Arrivati in mezzo ad un prato mi dissero “Accovacciati a fare i tuoi bisogni ma facci vedere bene!” Ubbidii: quindi raccolsero un bastoncino da terra e mi colpirono sulle natiche, poi lo lanciarono lontano diverse volte ed io dovevo correre a riprenderlo e riportarglielo in bocca. Ogni riporto altri colpi sulla figa, sul culo e sulle mammelle. Poi mi fu ordinato di aprire la bocca ed entrambi mi orinarono addosso. Fui ricondotta alla casa e mi riappesero dove mi avevano attaccata al mio arrivo. Gli altri ospiti erano usciti e stavano caricando le auto per ripartire e tornare alle loro case. Qualcuno disse “Cazzo, fa schifo! Tu troia, puzzi di piscio e di sperma come un maiale! Prendete la pompa che la laviamo!” Venni investita da un getto d’acqua gelata; indirizzavano il getto in ogni mia intimità e mi fu infilato anche il bocchettone nel culo e nella figa! Poi se ne andarono
    
    Mio cugino mi si avvicinò e strizzandomi le mammelle tra le mani mi disse “Adesso torno a dormire, tu stai ad aspettarmi qui. Quando ne avrò voglio verrò a prenderti” Poi mi fissò i polsi dietro la schiena “se no ti masturbi e non va bene! Vero cugina?” e si allontanò verso la casa. 
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