1. Ho lesbicato con la ragazza di mio figlio


    Data: 02/12/2018, Categorie: Incesti Autore: Marco Sala, Fonte: EroticiRacconti

    ... la mia mente e, senza che me ne accorgessi, mi ritrovai con le mani tra le gambe a masturbarmi, ansimando di piacere ed invocando il suo nome. “Lola.. Lola.. sono Iris..” “Si amore baciami..” Sentivo e dicevo in quel dormiveglia convulso. Poi mi sentii scuotere, aprii gli occhi e vidi Iris davanti a me. “Lola che ti è successo? Ti sentivo gemere e, siccome mi hai detto che non stavi bene sono venuta a vedere.” “E cosa hai visto? O sentito?” “Quello che da tempo speravo e desideravo sentirti dire, Lola” E senza aggiungere altro si chinò verso di me mi diede quel bacio che tanto avevo agognato in quel convulso sogno. Non le domandai nient’altro, lo stesso lei a me. In un attimo, ci trovammo entrambe nude a rotolandoci nel letto. La sua bocca carnosa era un piacere baciarla, e lei sapeva baciare molto bene. La sua lingua entrava e usciva dalla ma cavità orale come un trapano. Mi leccava collo, orecchie poi scese sulle mie tettine, i capezzoli si eressero duri come due noccioline pronti per essere succhiati, un invito esplicito che Iris non si lasciò scappare. Durante questa sua attività, sentivo il suo corpo morbido massaggiare il mio. La sensazione era sublime. La lasciai fare restando immobile e, accidenti se ci sapeva fare la ragazza. Seguendo una strada che sembrava disegnata sul mio ventre arrivò fino al mio pube. La mia patatina, nuda e liscia come quella di una bimba, era completamente offerta a lei. Con maestria, la sua lingua entrò tra le mie labbra ormai madide dei ...
    ... miei umori e, percorrendo la fessura del mio sesso per il lungo ed il largo, arrivò fino al mio clito. Non ho un clitoride molto pronunciato ma è molto sensibile. Sarà stata l’eccitazione o forse la sua abilità, tanto che dopo poco esplosi in un potente orgasmo inondando la sua bocca dei miei fluidi vaginali. Le contrazioni del mio ventre continuarono per diversi secondi, alla fine Iris guadandomi negli occhi mi sussurrò: “Ciao, ci vediamo domattina.” E si ritirò in camera sua. Non ebbi ne la forza di rispondergli ne quella di fermarla tanto era stato forte il mio orgasmo, ma dentro mi pensai: “Si, domani mattina avremo molte cose di cui parlare.” E mi addormentai profondamente. Dormii come un ghiro tutta la notte, non sentii neanche la sveglia tanto che mi svegliai a mattina inoltrata. Mi alzai ancora assonnata. Iris era ovviamente uscita per seguire le lezioni io, ancora barcollante mi preparai un caffè e, mentre lo sorbivo e centellinavo, pensavo a ciò che era successo la sera precedente, non tanto per il fatto che abbia fatto l’amore con la mia coinquilina, ma per quella sorta di dichiarazione che mi aveva fatto Iris. L’avevo sempre giudicata in modo sbagliato. Pensavo fosse una ragazza pudica, timida, remissiva, invece in quel frangente si era rivelata una molto sicura di se, che sapeva cosa voleva, ovvero me. Guardai l’orologio, erano ormai de 10.30. Decisi di non sprecare completamente la mattinata, ne avrei approfittato per fare delle commissioni che da tempo rimandavo. ...
«12...567...16»