1. Ho lesbicato con la ragazza di mio figlio


    Data: 02/12/2018, Categorie: Incesti Autore: Marco Sala, Fonte: EroticiRacconti

    ... preferiva rimanere sola. Dopo qualche tempo, un po’ perché capii che stavo riprendendo la brutta strada che avevo deciso di abbandonare e un po’ perché mi dispiaceva lasciarla sempre sola, cominciai a rallentare drasticamente le mie uscite settimanali in modo da restare a in casa più spesso con lei. Dopo una frugale cena, ci mettevamo entrambe sul tavolo della cucina a studiare. I risultati si videro subito tanto che riuscì a dare gli esami arretrati mettendomi in pari con gli stessi. Ma la cosa che più cambiò in me è che mi stavo innamorando di Iris. I suo modi gentili, la sua ritrosia, la sua naturalezza, avevano fatto breccia dentro di me. Non osavo dichiararmi, non sapevo lei come l’avrebbe presa. Con lei c’erano delle tenerezze, ma le solite tenerezze tra amiche. Io avrei voluto qualcosa di più. Ero attratta dal suo corpo morbido e dalla sua bocca. Spesso mi soffermavo a spiarla mentre era sotto la doccia, avrei voluto essere con lei ed insaponarle i glutei rotondi ed il procace seno. Infilarle la lingua tra le labbra della sua patatina con pochi peletti biondi e curati. Vi confesso che più di una notte mi sono masturbata pensando a lei, così vicina ma irraggiungibile. La mia sicurezza si scioglieva davanti a quel visino dolce contornato da i suoi capelli biondi e dai suoi occhioni azzurri finché una sera, durante le nostre sessioni di studio, alzando gli occhi dal libro mi chiese: “Ma Lola, non ti ho mai sentita parlare del tuo ragazzo, sei fidanzata?” Effettivamente ...
    ... in quel periodo, dopo aver mollato le vecchie amicizie, non avevo nessuno, non avevo ne voglia ne tempo di iniziare una storia e di avere un ragazzo fisso. “No, Iris, non te ne ho mai parlato perché non ho un ragazzo.” “E come mai una bella ragazza come te non ha un ragazzo? Non hai nessuno che ti fa il filo o ti corteggia?” Poverina, sentirla usare ancora questi termini tipo, fare il filo, corteggiare, mi inteneriva ancora di più. Sinceramente non riuscivo a risponderle. “Ma.. non so, forse perché non mi va di avere uomini intorno.” Le risposi molto sbrigatamente. “Un vero peccato.” Continuò lei. “Se io fossi un ragazzo, una bella ragazza come te non me la lascerei sicuramente scappare. O forse non ti piacciono i ragazzi…” lasciando il discorso in sospeso. Quindi abbassò la testa, aprì nuovamente il libro e continuò a studiare senza darmi il tempo di replicare. Queste parole sibilline crearono un terremoto dentro di me. Chiusi il libro con la scusa che ero stanca e che non mi sentivo molto bene, la salutai e mi ritirai in camera mia. La mia testa divenne di un turbine di pensieri. Che avrebbe voluto dire Iris? Forse che le piacevo? Voleva assicurarsi che fossi lesbica o quantomeno bsx? E lei? Le piacevano le donne? La sua era solo una innocente battuta o forse sotto c’era qualcosa di più? Quella sera Morfeo era ben lontano dall’accogliermi nelle sue braccia, ma appena riuscii a chiudere gli occhi, delle immagini di me ed Iris nude nell’atto di darsi piacere affollarono subito ...
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