Un mondo inesplorato - 10. incontri e confronti - Racconti Erotici

Un mondo inesplorato - 10. incontri e confronti

... desiderio così a lungo lasciato crescere. Si pose alle spalle di Laura che giaceva prona sotto al sole e, con la maestria della sua conoscenza del corpo femminile, la sollevò dai fianchi portandola in una poco signorile posizione “a quattro zampe”. Non le diede il tempo di rendersi conto quale posizione il suo corpo avesse assunto e la penetrò da dietro, senza preavviso.

Si sarebbe detto che l’aveva colta del tutto impreparata, se non fosse bastata l’intera mattina a prepararla a quel nuovo amplesso. Quella posizione non era affatto usuale per Laura, che aveva sempre opposto un netto rifiuto ai tentativi del marito di prenderla in quel modo. Anche con Marco, era la prima volta che sperimentava quella posizione, ma scoprì immediatamente quanto eccitante fosse sentire il corpo dell’amante premerle sulle spalle, le mani che ghermivano i seni, il sesso che raggiungeva profondità inesplorate dentro la sua vagina. Marco respirava pesantemente dietro di lei, lasciandosi andare anche ad espressioni al limite della volgarità, certo ispirate dall’animalità della posizione in cui la stava prendendo. E quelle espressioni, piuttosto che irritarla, contribuivano a fare crescere oltre ogni limite il piacere che provava, tanto da spingerla ad unirsi con esclamazioni non meno indecenti.

Teneva gli occhi chiusi, rapita dalla nuova ondata di piacere che le veniva offerta, la testa sollevata e la bocca spalancata, come se le servisse riempire i polmoni di aria oltre il normale. Lanciata in ...

... quel suo mondo di passione, sempre più vicina all’esplosione dell’orgasmo, impiegò qualche secondo a rendersi conto che Marco si era bloccato dietro di lei. “Cosa fai? Continua… Fammi veniiire” provò ad incitarlo e, solo quando si accorse di non riuscire a fargli riprendere quella meravigliosa cavalcata, aprì gli occhi.

La rotazione della testa per guardare cosa stesse facendo il suo amante alle sue spalle le fece descrivere con lo sguardo un semicerchio, nel mezzo del quale il sorriso invitante che intendeva destinare a Marco si trasformò in un sussulto di orrore. Non erano più soli! Due uomini e una donna li guardavano sorpresi e divertiti.

“Ciao, Fausto, ma ti pare questo il modo di entrare a casa tua?”, gli si rivolse Marco per interrompere quel momento di reciproco imbarazzo. “Ciao Monica, Francesco. Che piacere vedervi… Certo, tra cinque minuti mi avrebbe fatto ancora più piacere, devo ammettere. Come vedete eravamo un po’, come dire, impegnati. A proposito, questa è la mia carissima amica Laura”.

Lei avrebbe voluto essere ingoiata dal pavimento per sottrarsi a quell’assurda situazione. Durante la paradossale presentazione era rimasta ferma, con Marco ancora profondamente dentro di lei, in quella posizione così imbarazzante, incapace di alzarsi e fuggire via. La aiutò Marco, finalmente: “Ma insomma, vi pare giusto rimanere qui a guardarci? Almeno voltatevi, se proprio dovete restare qui!”.

Il tono era troppo ilare perché quel rimprovero potesse essere preso ...