Un mondo inesplorato - 10. incontri e confronti - Racconti Erotici

Un mondo inesplorato - 10. incontri e confronti

... quelle solitarie elucubrazioni e scese a cercare Marco, passando prima da una veloce doccia. Si era asciugata solo il minimo indispensabile per non andare gocciolando in giro per la bella casa in cui il suo amante l’aveva portata e Marco la ritrovò così: la pelle fresca, i capelli bagnati e, ovviamente, completamente nuda, come ormai aveva imparato a stare con a lui, senza alcuna traccia di pudore.

“Buongiorno, bellissima! Vedo che sei pronta per uscire. Ti ho preparato la colazione, ma avevo altri progetti per te, questa mattina”. Gli occhi vagavano impertinenti su tutto il corpo di Laura, rendendo evidente la natura dei suoi progetti.

“Immagino di avere capito cos’hai in mente e devo dire che non trovo del tutto spiacevoli i tuoi programmi. Spero solo che siano assolutamente e totalmente inappropriati per una signora come me che, peraltro, si è svegliata già un po’ su di giri. Diciamo che oggi mi sento pronta a varcare qualche ulteriore limite di decenza e rispettabilità. Sarò una brava allieva, desiderosa di compiacere il suo maestro in qualunque modo egli riterrà necessario…”.

Aveva deciso di giocare la parte della donna decisa e sicura, ma il colore delle sue guance si tingeva di rosso troppo velocemente per non tradire il suo reale stato d’animo. Si preoccupò di essersi spinta troppo avanti e portò subito la conversazione su aspetti molto più pratici: “Mi hai detto che questa villa è di un tuo amico. E.. come mai te la mette a disposizione? Ci porti tutte le ...

... tue donne? E lui dov’é?”

“Eh, quante domande! Rispondo prima di tutto all’ultima. Il mio amico si chiama Fausto, vive a Catania e sta per venire qui proprio questa mattina. Dovrebbe arrivare appena prima di pranzo, credo con una coppia di suoi e miei amici, che si fermeranno a pranzo con noi per poi andare via nel pomeriggio. Almeno, così mi ha detto”.

Laura si sentì abbastanza rinfrancata da quella prospettiva. Avrebbe sicuramente trovato più interessante rimanere da sola con Marco, ma dopo tutto non potevano passare quel fine settimana a scopare come ricci. E la presenza di un’altra coppia dava un senso di maggiore normalità a tutto il contesto. E, comunque, sarebbero arrivati dopo alcune ore e lei intanto avrebbe potuto soddisfare le voglie che i pensieri cui si era lasciata andare appena sveglia le avevano suscitato.

“Vediamo cosa hai preparato di buono per colazione. Ho una fame tale che la mia nutrizionista, se mi vedesse, si vergognerebbe di me …”. E si diresse con la sua spavalda nudità verso il tavolo che vedeva preparato nella stanza accanto. Marco si sedette per primo e, anticipando il suo movimento verso la sedia accanto, la prese per le spalle, facendola cadere seduta sulle sue ginocchia.

“Ehi! Come credi che possa fare colazione in questo modo?”, scherzò lei, cambiando subito idea al primo contatto delle mani di lui sui suoi seni. I mugolii di piacere che emetteva convinsero Marco ad andare avanti in quel trattamento, sfidandola ad avviare il suo pasto ...