1. Incomunicabilità 1


    Data: 23/11/2018, Categorie: Etero Autore: geniodirazza, Fonte: Annunci69

    ... fondo.
    
    Quando si accorge che lei va esaurendo la sua capacità di succhiare il cazzo perché ha avuto troppi orgasmi e le mascelle sono dolenti per l’esercizio innaturale di succhiare il cazzo, decide di farla fermare e di ricambiare le dolcezze e la sapienza con la bocca che lei ha manifestato; tira via il cazzo sempre duro e ritto e la spinge con la schiena sul lenzuolo; lei capisce e appoggia i piedi sul letto, divarica le ginocchia e spalanca la figa a lui che si è inginocchiato ai suoi piedi.
    
    La lingua di Mario avvia il suo percorso da dietro al ginocchio, un’area poco esposta e poco frequentata; passa per l’interno coscia, lasciando una scia come una lumaca, e arriva alle grandi labbra; ridiscende lungo l’altra coscia, mentre lei si torce innaturalmente per il piacere; più volte compie quel percorso e si ferma sulla figa, succhiando e mordicchiando le grandi labbra; lei cola umori, quando lui aggredisce le piccole labbra, le costringe ad aprirsi e a mostrare il clitoride nascosto.
    
    E’ colpita da una profonda sferzata di piacere, quando le labbra di lui stringono il bottoncino e lo succhiano; non riesce a riprendersi, perché i denti lo stringono leggermente ed altre scosse la fanno sobbalzare; gli prende la testa tra le mani e lo incita, gemendo di piacere, ad insistere sul clitoride che lui lecca con grande abilità; alla fine, esplode nel più grosso orgasmo provato fino a quel momento; lui accoglie in bocca lo squirt e lo apprezza.
    
    Lo prende per ...
    ... le braccia e lo tira sopra di se; si spostano insieme verso il centro del letto e lei gli chiede di scoparla; non ce la fa a resistere oltre; si stende supina e lui la scopa a missionaria; lei gli stringe il corpo con le cosce e imprime il ritmo coi piedi sulla schiena; lui la cavalca a lungo, con trasporto e desiderio ma anche con tanto amore e sente sul cazzo che scava nella vagina gli orgasmi di lei che si susseguono incalzanti; esplodono insieme in una sborrata epica.
    
    Stanno alcuni minuti fermi, quasi immobili, prima lui sopra di lei poi, scavallatosi, fianco a fianco, supini, a riprendere fiato; si tengono una mano con le dita intrecciate, quasi fosse il segnale dell’immensa passione che mettono in quella scopata; poi è lei a montargli addosso offrendogli il seno da succhiare; il cazzo prende vigore a mano a mano che i baci profondi, le reciproche succhiate dei capezzoli e le carezze libidinose che percorrono i corpi li riportano alla voglia di prendersi.
    
    Quando sente il cazzo duro fra le cosce, Rebecca si sposta col corpo finché sente la cappella contro la figa; manovra con le mani e con il ventre finché lo sente dentro fino alla testa dell’utero; si solleva sulle braccia e gli da i seni da accarezzare, da leccare, da titillare; lui affonda in quel mare di piacere e si bea a lungo dei capezzoli turgidi che aggredisce con le dita, con le labbra e coi denti; lei accompagna i gemiti di piacere con colpi violenti contro l’inguine per sentirsi penetrata. 
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