Incomunicabilità 1 - Racconti Erotici

Incomunicabilità 1

“Mario, ascoltami; stasera viene qui a casa il mio amante Luca; voglio scopare con lui tutta la notte in tutti i modi e in tutti i buchi; tu dovrai startene buono e zitto, seduto sulla poltrona e ammirare come sa farmi godere e scoparmi a lungo con la sua mazza meravigliosa; se cerchi di obiettare o di intraprendere qualsiasi reazione, gli dico di picchiarti fino a farti seriamente male; sai bene che è assai più forte di te, fa tutto quello che gli ordino e non esiterebbe un attimo a massacrarti; poi ci penserei io a scagionarlo affermando che mi avevi minacciato e aggredito.”

Istintivamente, ha attivato sul telefonino la funzione video; lo ha lasciato sul tavolo a riprendere il soffitto; ma sa che il dialogo sarà registrato ed è bene che certe cose restino a memoria futura.

“Eliana, stai dando i numeri? Che motivo avresti per fare una cosa così ignobile? Sono ormai sei mesi che mi imponi tutto quello che ti passa per la testa; hai cominciato col pretendere di fare un pompino in macchina e che fossi lì a guardare; poi hai alzato l’asticella settimana per settimana; ne hai succhiato una serie infinita; sei passata a prenderlo in figa, sempre in car sex, e hai scopato prima con uno solo poi con diversi in successione.

Hai cercato cazzi sempre più grossi fino ai neri che ti hanno squassato e ridotta male con le loro mazze di oltre venticinque centimetri; ti sei rifugiata dietro la speciosa motivazione che avevi voglia di sesso ma che l’amore rimaneva intatto, per me e ...

... per nostra figlia; stupidamente ti ho creduto; da poco sei arrivata a dire che per quel buzzurro di Luca, tutto sesso e obbedienza, provi qualcosa di diverso; ora questa richiesta assurda; che succede?”

“Succede che hai finito di decidere tu; avevo voglia di ribellarmi alla tua logica inoppugnabile e deciso di farti le corna; mi spiazzasti perché non sono esperta di corna e decidesti di esserci, mentre facevo il primo pompino; da allora, hai controllato tutta la mia vicenda; forse ci ha pure goduto, soprattutto perché hai imposto le tue scelte, le tue regole, il tuo modo di essere anche alle mie scopate adulterine. Stasera dico basta; si fa a modo mio.”

Mario non cerca neppure di obiettare; conosce quella donna e sa che, quando ha preso un abbaglio, va fino in fondo; dopo avere implorato fino al pianto per essere guidata a fare sesso trasgressivo, all’improvviso si sente condizionata ed oppressa dalle sue premure; l’unica è lasciarla cuocere nel suo brodo e farle commettere i suoi errori; per presentare il conto, ci sarà sempre tempo; a quel punto, però, sarà bello salato.

Lei è andata ad aprire al suo ganzo che ha bussato; lui va in camera e sprofonda nella famigerata poltrona assumendo un’aria totalmente rilassata; Eliana forse ha persino dimenticato che lui l’ha già vista scopare con questo nuovo amante, dal quale pare che sia particolarmente intrigata mentre doveva essere un incontro occasionale; scopa benissimo ed è molto dotato; ma, in fin dei conti, si tratta ...