1. Blade’s royal flush


    Data: 21/11/2018, Categorie: Etero Autore: Rebis, Fonte: RaccontiMilu

    ... alle 21.00, da solo.”. Sotto c’era l’indirizzo e un’ultima velatissima e banale ma serissima minaccia. “Non fare scherzi o la ragazza é morta”. Sospirai. Andava bene. Doveva andarmi bene. Nessuna buon’azione resta impunita. Avevo colpito quel giovane nel punto più duro: l’orgoglio. Ora evidentemente voleva la vendetta. Purtroppo per lui, io e la morte ci conosciamo bene. Meglio di quanto la gente ami credere. Presi la pistola. Un revolver vecchio ma affidabilissimo. Poteva sparare anche se restava troppo in ambienti umidi. Presi il coltello in foggia Tanto che avevo comprato tempo prima per puro svago. Ero pronto.
    
    Avrei riavuto indietro Maria. A qualunque maledetto costo. Non intendevo accettare che qualche stronzo pensasse di poterle far pagare i miei sbagli, anche quando sbagli non erano.
    
    Le 21.00. Una zona di New York decisamente poco raccomandabile. Un postaccio frequentato dalla feccia. A spiccare nel panorama di tossici e pusher erano due tizi in smoking con pistole chiaramente poco occultate sotto i vestiti. Naturale. In una zona così é giusto rendere evidente il rischio che altri corrono aggredendo chi é armato. Un dissuasore, un deterrente visivo prima ancora che reale. -Sei Blade. Bene. Il capo ti stava aspettando.-, disse uno dei bodyguard. Io non dissi nulla. Avevo imparato che a volte tacere é un ottimo modo di rispondere: permette a chi sta parlando di credersi superiore, garantisce una lunghezza di vantaggio a chi tace. E permette, in definitiva, di ...
    ... spezzare quell’illusione con la sola azione, prima che con una parola rivelatrice. Entrammo in un magazzino. Odore di chiuso e stantio, e cannabis. I due Bodyguard si piazzano dietro di me. Brutta scena. Da tutta l’idea di un esecuzione. Attendo. Ancora qualche istante. Il Tanto é raggiungibile e la pistola pure ma gli artigli in questo caso sono molto più rapidi e garantiranno uno shock che farà perdere qualche istante al nemico. Perfetto. Guardai davanti a me. Il bellimbusto con l’abito perfettamente liscio e la bionda che lo accompagnava. -Sta pensando che può batterci.-, disse la bionda. “Cazzo! Quella é una telepata, sicuro.”, in tal caso…. Dovevo mantenere la mente sgombra, agire senza pensare. La donna sorrise. E anche lo stronzo. -E così, pensi davvero di essere più furbo di me?-, chiese lui. Io tacqui. Lui sorrise ancora. Fece un gesto, intuì un movimento dietro di me. Non mi mossi. Reagire lì sarebbe stato puro e semplice suicidio. E uno dei bodyguard mi sparò un dardo nella schiena. Biascicai qualcosa poi tutto l’universo parve sfumare. E divenne nero.
    
    Rinvenni qualche tempo dopo. In una gabbia. Osservato da una figura che non distinsi subito. La bionda mi osservava, curiosa e arrogante ad un tempo. Io la guardai. -Piaciuto il sonnellino?-, chiese. -Fanculo, stronza.-, le risposi con garbo. Lei rise. -Divertente. Sprezzante anche davanti alla morte.-, disse lei. Io tacqui. Era così? Sarei morto in quel buco cercando di salvare una ragazza che non aveva colpe? -Non ...
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