1. Sul treno del ritorno (edm.13)


    Data: 11/11/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: Fab80, Fonte: Annunci69

    ... nome.
    
    “sono pronto. Scrivi quando sei qui davanti!”
    
    La situazione è indubbiamente inusuale: lo spavento, dettato dal pensiero per le possibili conseguenze di un eventuale intervento del controllore o di qualche altro passeggero, coabita con un crescente eccitazione.
    
    Avrei bisogno di bere qualcosa di forte per rilassarmi un po' e diventare più disinibito, ma, purtroppo, non è possibile.
    
    Seduto sulla tazza, guardo l’orologio… il tempo non è mai stato così lento: la lancetta dei secondi sembra essere come trascinata in salita da un mulo affaticato. Il treno si è fermato: se avvicino il polso all’orecchio posso addirittura sentire il leggero ticchettio della lancetta
    
    “aprimi!”
    
    Sono talmente teso che sobbalzo spaventato al suono del messaggio in arrivo.
    
    Basta allungare la mano per far scattare la manopola della porta.
    
    Andrea entra e blocca la serratura.
    
    Ha una mano dentro i pantaloni e si è messo in piedi proprio davanti a me che, per guardarlo, deve tendere il collo verso l’alto.
    
    Stiamo in silenzio: visto dal basso in alto, è molto provocante: tiro fuori la lingua e inizio a baciargli la patta dei pantaloni.
    
    Quando il treno riparte con un piccolo scossone, il mio amico si sbilancia e deve appoggiarsi con le mani alla parete.
    
    Ne approfitto per calargli i calzoni: vedere il suo membro eretto dentro gli slip mi fa perdere ogni pudore e, gemendo, inizio a coprire di baci il tessuto. La cappella spunta, umida, dall’elastico: la lecco assaporando ...
    ... il gusto della sua intimità poi, con i denti, gli calo lo slip.
    
    Il cazzo liscio e snello di Andrea preme ora sulle mie labbra smaniose di schiudersi su quel frutto proibito.
    
    “ti piace eh porco?”
    
    “oh si, tantissimo!” e velocissimo scatto in piedi per rubargli un bacio.
    
    Inizialmente resiste, allora gli prendo una mano e la porta al mio inguine “senti come mi ecciti!”
    
    “cazzo! Ma ce l’hai di marmo!” dice con voce concitata mentre le nostre lingue si avvinghiano in un bacio rabbioso.
    
    “come ieri notte! Posso ficcartelo ora e non lo dirò mai a nessuno: sarà il nostro segreto”
    
    L’intensità del suo bacio aumenta: nella concitazione del momento so che una parte di lui vorrebbe, ma ha paura…
    
    “prima pompami, ricchione!” dice staccandosi e facendomi rimettere a sedere.
    
    La sua forza fisica, a differenza di quella di Roberto, non è dirompente: potrei resistergli ma scelgo invece di stare al gioco.
    
    In quei minuti divento un essere pansessuale: smanioso di ricevere il membro di Andrea in bocca e, nel medesimo tempo, sedotto dal suo fascino androgino, voglioso di incularlo senza pietà
    
    So di aver scalfito le sue certezze: la ferocia del bacio di poco prima si traduce in un rapporto orale impetuoso: appoggiato con le mani alla parete, mi scopa la bocca prepotente, sempre più frenetico e veloce fino a quando esplode in uno schizzo colossale che il mio palato fatica a contenere.
    
    Mentre mi calo da un lato per non sputargli sulle scarpe, Andrea, infingardo, esce ...
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