1. Godere nella vergogna x


    Data: 07/11/2018, Categorie: Etero Autore: sesamoandmia, Fonte: Annunci69

    ... farle desiderare di essere sottomessa ed esibita nei modi più laidi, fino a diventare una schiava docile ed ubbidiente ed una volgare battona.”
    
    Fai pure Gaston, pensai con rabbia come se la volessi punire per non aver provato a ribellarsi, se è salita in auto con te merita di essere trattata in questo modo e tu non usarle nessun riguardo. Quei pensieri mi spaventarono e fui scosso da un brivido ed un’eccitazione perversa.
    
    Fermo su quel marciapiede avevo ormai abbandonato mia moglie al suo destino, mi ero lasciato trascinare fino a quel punto lasciando che un’altra persona avesse la possibilità di disporre di Mia a suo piacimento. Mi venivano i brividi saperla in auto con Gaston che magari le metteva le mani addosso come aveva già fatto. La immaginavo al suo fianco, vedevo le sue nudità, la pelle nuda delle cosce sopra la balza delle calze ed il suo sesso scoprirsi ad ogni minimo movimento della gonna. La vedevo a fianco di quell’uomo con le tette straboccare dalla scollatura risplendere alla luce dei lampioni ,scendere in quell’albergo vergognandosi per mostrarsi come una delle tante puttane. Gaston mi aveva “concesso” di passare a riprenderla il mattino successivo. E fino ad allora cosa ne sarebbe stato di Mia?
    
    Non riuscivo ad immaginare cosa avrebbe dovuto subire con vergogna durante la notte e come l’avrei trovato la mattina dopo, cosa ci saremmo detti, ma soprattutto mi avrebbe raccontato la verità?
    
    Ma improvvisamente mi accorsi che Gaston non mi aveva detto ...
    ... dove si trovava questo alberghetto.
    
    Girai a vuoto nell’isolato per decine di minuti, sperando ancora in uno scherzo.
    
    Mia mi dispiace, non volevo che finisse così. Alla fine rientrai in hotel scosso e con mille timori. Il portiere di notte che stava parlottando con un cliente nottambulo come me. Mi avvicinai con circospezione gli chiesi dove avrei mai potuto trovare la ragazza che era salita in camera con me. La risposta del portiere fu secca e volgare “è una puttana che non ho mai visto girare da queste parti, ma voi dove l’avete incontrata?” mi chiese subito dopo ricevendo una mia risposta vaga. L’uomo che era con lui mi incalzò curioso pure lui di poterla incontrare.
    
    La successiva intromissione del portiere mi lasciò senza parole “potrebbe essere una che batte le strade della periferia, quando è scesa da voi ha cercato di adescarmi e quando le ho chiesto dove avrei potuto trovarla se ne è andata. Io però conosco qualcuno che saprà ben riconoscerla questa puttana e gli ho inviato anche le sue foto”. Appoggiò il suo telefonino sul bancone
    
    Sullo schermo apparve l’immagine di Mia con la gonna sollevata e le tette scoperte ed un’espressione di chi stava veramente adescando qualcuno. Ma che aveva fatto, le avevo chiesto semplicemente di uscire e lei aveva fatto la troia con il portiere? Non la riconoscevo più, cos’era diventata? Sconsolato stavo per risalire in camera, il portiere mi fermò e mi consegnò un piccolo pacchetto dicendomi che gli era stato consegnato da ...
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