1. La coinquilina – storia di una studentessa universitaria


    Data: 12/02/2018, Categorie: Sesso di Gruppo Etero Autore: Drew, Fonte: RaccontiMilu

    ... Vedo Greta lasciarsi cadere di peso sul letto, contorcendosi spaventosamente, trattenendo sicuramente le urla di dolore. Lui d’altra parte, non perde tempo e dopo averla lubrificata alla buona con un paio di sputi, lo vedo piantarle tutto il suo membro nel culo. Per un momento sento una fitta lacerarmi dentro. Non avevo mai permesso al mio ragazzo di fare sesso anale, ero sempre stata categorica e irremovibile su questo punto. Mi piaceva scopare certo, fare l’amore, per meglio dire, ma prenderlo di dietro mi è sempre sembrata una pratica brutale e animalesca. In effetti i due amanti sembravano proprio due bestie selvagge. Il fragore dei suoi colpi, duri, decisi, forti, unito alle urla di piacere e dolore di lei echeggiava fra i muri dell’intero appartamento. Se vanno avanti così li sentiranno tutti. Ora lui tiene con forza la catena legata al collare che cinge il collo di Greta, che immobilizzata con la schiena ricurva, la testa all’indietro e i capelli svolazzanti non può far altro che subire, assecondando ogni colpo. Se fino a poco fa assomigliava ad una cagna tenuta al guinzaglio ora sembra proprio una cavalla, lanciata al galoppo per volere del cavaliere che la monta. La scena materializzata davanti ai miei occhi appare così inaspettatamente grottesca che quasi stento a credere che stia succedendo realmente, eppure è tutto vero. Il ritmo aumenta. Quell’uomo la sta inculando come un indemoniato. Lei pure sembra posseduta, seppur costretta nei movimenti. Dopo una decina ...
    ... di minuti di pura lussuria lo vedo rallentare. Ancora due colpi decisi ed eccolo abbandonarsi all’estasi, liberando tutto il suo piacere dentro di lei. Ancora pochi attimi di grugniti e mugolii poi il silenzio, finalmente. La mia amica si abbandona sul letto sfinita, mentre lui rimane in piedi ad osservarla soddisfatto. La tregua dura giusto una manciata di secondi, neanche il tempo di riprendere fiato che con uno strattone Greta viene fatta rotolare giù dal letto mentre lui va a sedersi sul margine. Con il culo colmo di sperma e la figa deturpata dal dildo di prima, la vedo gattonare incerta fino ad arrivare al suo cazzo, che subito avvolge tra le sue labbra. – Sei stata brava ‘ esordisce lui con la voce un po’ provata dallo sforzo fisico ‘ adesso puoi ringraziarmi come si deve! ‘ – La ringrazio infinitamente per avermi posseduta e riempita come merito, Padrone ‘ Così detto si inginocchia e gli bacia i piedi. Un sussulto. Un tonfo. Cazzo mi sono cadute le scarpe, penso. Panico. – Cos’è stato? ‘ dice lui allarmato. – Cazzo! ‘ impreca Greta ‘ Forse è la mia coinquilina che sta rientrando. ‘ – Ma che cazzo! Non avevi detto che sarebbe tornata molto tardi?? ‘ – Sì è quello che pensavo.. mi rivesto e vado a controllare, forse per stasera è meglio smettere. ‘ Dopo un paio di minuti sento un cigolio, rumore di passi, il clic dell’interruttore della luce e l’aprirsi della porta d’ingresso. Fortunatamente non mi hanno scoperta, penso tirando un sospiro di sollievo mentre il mio cuore ...
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