La coinquilina – storia di una studentessa universitaria
Data: 12/02/2018,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Etero
Autore: Drew, Fonte: RaccontiMilu
... alla mia portata, sembra che lo faccia apposta. Dopo tutte le lacrime che ho versato per lui, ogni ragazza con cui lo vedo in foto, ogni troietta che immagino scoparsi quello che era stato il mio ragazzo mi fa soffrire tremendamente. Tante volte avevo detto a me stessa di smettere di sbirciare i suoi social, di fregarmene di lui, di uscire, andare a divertirmi, conoscere nuovi ragazzi, ma niente. Forse non riesco a farmene una ragione che la nostra storia sia finita, forse penso che lui tenga ancora a me, forse sono solo una stupida sognatrice. La verità è che vorrei vivere la mia vita, ma sto ancora male, non riesco a fare a meno di pensare a lui e sinceramente, inutile mentire a me stessa: sono la classica brava ragazza acqua e sapone che crede ancora nell’amore e per quanto vorrei comportarmi come lui, anche solo per ripagarlo con la stessa moneta, per dirgli ‘guardami stronzo!’ so bene di non esserne capace. Squilla il telefono: – Ciao Ludo! Allora stai tornando? ‘ – Sì Greta sono sull’autobus, tra poco sarò a casa. ‘ Greta è una delle poche vere amiche che ho incontrato da quando sono in città, si può dire che ormai siamo diventate migliori amiche. Ci siamo conosciute all’università, abbiamo la stessa età e frequentiamo entrambe il corso di biologia. Siamo entrate fin da subito in sintonia nonostante abbiamo due caratteri totalmente diversi: io timida, riservata, poco appariscente, lei invece estroversa, solare , vivace e con la voglia di stare sempre al centro ...
... dell’attenzione. Greta è una ragazza minuta, alta poco più di 1 metro e 60, occhi castani, dotata di un corpo grazioso, un bel seno proporzionato, un sedere armonioso, ama cambiare spesso colore di capelli, un biondo acceso al momento, e modo di vestirsi. Greta mi è stata molto vicina quando Giacomo mi ha lasciata, ed essendo anche lei una studentessa fuori sede mi ha subito proposto di trasferirmi a casa sua, visto che aveva in affitto un piccolo appartamento con una stanza in più. Pensando che mi avrebbe fatto bene vivere con un’amica, accettai e così siamo diventate coinquiline. – Perfetto ti aspetto per cenare, un bacio! ‘ e riattacca. Mentre ero al telefono non mi sono accorta che il gruppetto di ragazzini si è avvicinato, cercando forse di attirare la mia attenzione. Poso il cellulare e guardo fuori dal finestrino infastidita, ancora qualche minuto e sarò a casa. Finalmente ecco la mia fermata, mi alzo e scendo dall’autobus. Voltandomi noto uno del simpatico gruppetto che guardandomi mima il gesto del sesso orale, che stronzo. – Sono a casa! ‘ esclamo aprendo il portone. Dal bagno compare Greta, che mi viene incontro abbracciandomi affettuosamente con addosso solo un asciugamano a coprire le sue nudità. – Grè sei appena uscita della doccia? Stai bagnando tutta casa! ‘ la rimprovero. – Madò che palle che sei, non sapevo di essere andata a convivere con mia madre!- – Che stronzetta, vabbè dopo pulirò io.. ‘ – Certo, altrimenti perché ti avrei proposto di venire a vivere con me? ‘ ...