1. Lezione di geometria


    Data: 04/11/2018, Categorie: Tradimenti Autore: HarrymetSally, Fonte: Annunci69

    ... totale sottomissione a cui ci eravamo abbandonate.
    
    “Cinque” disse lei, mentre portava una mano alle proprie spalle e arpionava con le unghie laccate di rosso la coscia atletica di lui.
    
    Lui mi guardò ancora. Le assestò una sculacciata con la mano destra e spinse forte, facendole quasi perdere la presa sul lavabo.
    
    “Sei.”
    
    Lo schiocco come di frusta della sua mano sul culo di lei fu come una scudisciata di puro piacere nella mia testa, e mi portò vicina a un orgasmo che non avevo mai sperimentato.
    
    Contai assieme a loro.
    
    Sette. Otto. Nove.
    
    Venni con una tale violenza che la mia testa sbattè contro la parete, producendo un rumore sordo che fece aprire gli occhi alla donna. Richiusi la porta in tutta fretta e ascoltai il maestro di tennis assestare l’ultimo colpo.
    
    “Dieci.”
    
    Come se fosse stato un segnale, feci andare lo sciacquone.
    
    “Appena in tempo” disse lei.
    
    Lasciai trascorrere qualche istante, poi uscii dall’angusto spazio del bagno.
    
    Erano usciti. Il piccolo antibagno sembrava un deserto sconfinato di piastrelle bianche e luci al neon, svuotato della passione degli istanti precedenti.
    
    Mi sciacquai il viso una, due, tre volte, sperando che l’acqua fredda cancellasse il caldo rossore degli istanti precedenti, poi uscii dal bagno. Marco e Federica parlottavano con fare cospiratorio e Schizzo se ne stava afflosciato sulla sedia, con un broncio infantile sul volto. Il terzetto del tavolo di fianco si era riunito, e la donna sedeva sul ginocchio ...
    ... del tipo duro, baciandolo con passione.
    
    Avevo appena ricevuto una lezione di geometria che ancora non comprendevo del tutto, ma che mi aveva fatto desiderare di vedere il mondo com’era veramente.
    
    I tre si alzarono, salutandosi.
    
    Tipo duro e il maestro di tennis si strinsero la mano, e la donna diede all’uomo che un istante prima se l’era fatta nel bagno un caloroso abbraccio e un casto bacio sulla guancia.
    
    Nell’uscire, l’uomo alto e dalle spalle possenti aveva stretto la donna al suo fianco e le aveva infilato una mano sotto il vestito, frugandola tra le natiche senza alcun imbarazzo.
    
    “Sei bellissima stasera, rouge” le aveva detto, per poi scoppiare a ridere assieme a lei.
    
    “Visto che troia?” disse Federica quando il terzetto fu scomparso alla nostra vista.
    
    “Una milfona!” esclamò Schizzo con l’aria di chi la sapeva lunga.
    
    “Mi accompagni a casa?” chiesi a Federica.
    
    “Ci penso io” si intromise immediatamente Schizzo, ma Federica colse la mia occhiata e disse che tanto lei era di strada e non le costava nulla.
    
    Mi ritrovai sul sedile posteriore, mentre Marco guidava e la Fede faceva il suo resoconto della serata.
    
    “Leo è un tipo simpatico, ma non sta mai zitto” disse, voltandosi verso di me, come per chiedere conferma.
    
    “Uh?” risposi. Continuavo a pensare a quella donna a novanta gradi nel bagno, al maestro che se la fotteva e alle mie mani dentro la mia stessa fica. Erano come flash che mi esplodevano nella testa senza tregua.
    
    “Leo. Che te ne ...
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