1. Da vergine a troietta in pochi giorni


    Data: 12/02/2018, Categorie: Racconti Erotici, Etero Autore: 1945, Fonte: RaccontiMilu

    ... terminate le tue mestruazioni? Detto così pare una domanda cruda, ma fatta nel momento giusto non creava alcuna perplessità , anzi… stavo ben attento a quanto mi veniva detto sapendo che per chi ha il ciclo regolare i giorni fertili dopo il ciclo sono quelli a cavallo tra il 12esimo e 17esimo e comunque nel dubbio avendo un caro amico medico avevo la “pillola del giorno dopo” per la “fortunata”.. Odiavo il preservativo e piuttosto rinunciavo alla scopata in figa se vi fosse stato il “rischio” fertilità . Decisi di esplorare la sua fighetta , con le dita inizia ad accarezzargliela e lei si scioglieva sempre di più. Il dito sentiva una naturale resistenza ad entrare era strettina. Lasciai la sua passera per spogliarla e mi agevolò con i suoi movimenti; mi guardava con un’aria dolce. Nuda notai il cespuglietto biondo sul pube e le sue tette che iniziai a toccare. Non erano molto grandi, forse una seconda, ma erano davvero belle a vedersi e avevano dei capezzoli che scoprii sensibilissimi al contatto con la mia lingua. Il mio dito nella fighetta era sempre più bagnato .Pensai che volesse qualcosa di più di un dito e mi eccitai solo al pensiero del mio cazzo in lei. Volevo preparare bene al “primo ingresso” perché nella mia vanità volevo che rimanesse felice della sua prima volta. La feci stendere con le gambe aperte, dopodiché iniziai e leccarla. Gemeva di piacere e mi teneva le mani tra i capelli quasi guidandomi. Ero partito dalle labbra e scesi al petto ed ai suoi eccitati ...
    ... capezzoli poi saltai all’interno delle cosce fino ad arrivare alla figa. Gemeva di piacere; potevo continuare. Quando con la lingua iniziai a spennellare in lungo e largo la sua fighetta vergine mi tenne per i capelli spingendomi sempre di più verso e dentro “lei”. Era ora che finalmente facesse qualcosa per me e che imparasse qualcosa di nuovo mi alzai su lei e mi feci leccare il cazzo dicendo di accarezzarmelo. Lo fece sino a che mi girai nella posizione del 69 dove ripresi a gustarmi la sua dolce apertura. Aspettai la sua bocca sul mio cazzo; fu titubante ma forte del mio esempio iniziò a giocarci con la bocca. Dapprima fu esitante, ma quando le chiesi di succhiarlo attese qualche attimo e poi sentii le sue labbra avvolgermi il glande con delicatezza. Interruppi un attimo il gioco con la passera per chiederle se le piacesse quanto faceva. Disse : ha un sapore strano, ma mi piace. Lo continuò a succhiare per un bel po’; era ormai capace di succhiarlo bene. Era finalmente pronta per il resto. Mi girai su lei viso a viso. Il mio cazzo era puntato tra le sue cosce e lo poggiai tra le grandi labbra. Lo muovevo piano bagnandolo dei suoi umori senza penetrarla, intanto la tenevo sotto pressione dedicandomi alle tette che succhiavo come un poppante. Poi dalle tette passai alla sua bocca e incastrai la mia lingua contro la sua. Era presa dai miei movimenti e ritenni che fosse giunto il momento. Con la mano verificai che il mio cazzo fosse nella posizione migliore e poi spinsi. Fu un ...
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