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Da vergine a troietta in pochi giorni
Data: 12/02/2018, Categorie: Racconti Erotici, Etero Autore: 1945, Fonte: RaccontiMilu
... parcheggiai la macchina in un luogo defilato e approfittai di quegli ultimi momenti per verificare se davvero fosse interessata a me. La baciai e contraccambiò . Mi stupì la sua inesperienza non sapeva nemmeno limonare. Tastai con mano da sopra le camicetta le sue tettine, non si oppose. Infine feci scorrere la mano sulla coscia verso la sua femminilità. Non la fermò. La sentivo eccitata, ma imbarazzata. Un leggero sudore le imperlava il viso. Era giovane ed inesperta, ma quanto era carina. Quella sera mi limitai a limonarci e a premerle con la mano la fighetta da sopra i pantaloni. Piano piano migliorò il gioco di lingua e non si sottrasse alla mia mano. Finì così la nostra prima serata. La lascia andare a casa dopo esserci dato un appuntamento per la successiva sera e dopo che ebbi il modo di dirle che con una gonna indossata sarebbe stata ancor più bella per me. Tornai a casa pensando a cosa avrei fatto la sera successiva con lei. Prevalse il mio atteggiamento predatorio, non volevo perdere tempo con lei: indi o tutto o niente . Non volevo che una ragazzina mi portasse via tempo prezioso da dedicare ad altre donne. La sera dopo la aspettavo fuori dall’auto e la vidi arrivare incantevole con una gonnellina svasata che le arrivava poco sopra le ginocchia ed una camicetta chiara. I lunghi capelli biondi erano sciolti ed aveva un’immagine bellissima. Per ribadire il mio interesse ancor prima che le aprissi la portiera per farla accomodare la tirai a me e la baciai. Si fece ...
... stringere arrendevole e non si sottrasse alla mia mano che le premeva sul culetto ; ebbi l’opportunità di sentire la sua dolce lingua contro la mia e mi accorsi con piacere che era migliorata molto. Salimmo in auto . Le proposi di andar bere qualcosa ad un bar all’aperto dove la convinsi a bere un rhum coca; era la prima volta che beveva un alcoolico e le piacque. Conversammo piacevolmente per un po’ poi, o la va o la spacca, le chiesi se volesse vedere casa mia . Parve un po’ indecisa ma accettò. Un quarto d’ora dopo eravamo , ancora vestiti, stesi sul mio matrimoniale. Ci tenevamo stretti mentre ci baciavamo. Era calda stretta contro il mio corpo e le nostre bocche erano saldate tra loro. Poteva sentire il cazzo che spingeva contro il ventre. La mia mano era scivolata sul suo culetto e addentrandosi sotto la gonna era arrivata a contatto della passera. Con mio piacere al tatto sentii il cavallo delle mutandine bagnate; era eccitata. Continuando a limonare infilai le dita sotto le mutandine e mi addentrai tra le intime labbra ,sentivo che il suo respiro diventava sempre più affannoso e non diceva nulla per sottrarsi alle mie avances Ne ero quasi certo, ma chiesi: sei vergine. Disse: si . Prendi la pillola? No. Di fianco al letto tenevo attaccato alla parete un calendario mensile. Non era per vedere la data, ma era li perché mi aiutava a fare un conto velocissimo se la “ragazza” con me fosse in un periodo fertile o meno. Quando arrivava il momento giusto chiedevo: quando sono ...