1. Tampone di massa


    Data: 20/10/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: Zindo, Fonte: Annunci69

    ... almeno per i miei gusti.
    
    Entrò con la macchina in un parcheggio seminterrato, con pochissime vetture sparse tra i vari posti auto. Mi disse che anche quello era un posto molto tranquillo ma che era meglio andare subito “di sopra”, cioè nei locali dello studio. Li raggiungemmo con l'ascensore, dentro al quale il tipo mi ha schiacciato contro una parete con la pressione del suo bacino e affibbiato un bacio favoloso, facendomi sentire quant'era bravo con la sua lingua calda, agile, umida ed impertinente.
    
    Ha ripetuto la stessa cosa appena dentro i locali, mettendomi spalle al muro appena entrati dentro e comprimendomi contro la parete abbandonandosi con il suo corpo sul mio, a peso morto; infilò la sua lingua trapanatrice nella mia bocca.
    
    “Pensavo di essere affamato di sesso io, ma tu non sei da meno” feci in tempo a dirgli tra una slinguacchiata e l'altra, mentre con una mano infilata nella mia patta ravanava con le dita per afferrarmi il cazzo.
    
    Spezzettando la frase più volte mentre correva a darmi baci sul collo, sotto le orecchie, sotto il mento, mi disse “Non scopo con un uomo da più di un mese”
    
    Approfittando anche io di attimi ritagliati tra una effusione e l'altra gli dissi “Beato te, io da molto di più”
    
    “Hanno chiuso tutto e rinchiuso tutti, non si trova davvero un cazzo in giro”
    
    Intanto suggerì di spogliarci, cominciando a farlo lui, agendo sia sui suoi vestiti che sui miei, intervallando la sbottonatura di un asola con una palpata al cazzo o un ...
    ... bacetto labiale su qualche parte di me ed io lo imitai facendo più o meno le stesse cose, non per copiarlo, ma perché volevo arrivare presto anche io alla nudità dei corpi per fare all'amore, ma contestualmente gradivo molto quel suo palpeggiare, baciare, toccare.
    
    Era bello anche fisicamente: alto muscoloso, con pelo visibilmente rasato da poco anche sul petto oltre che sul pube. Sulle gambe invece la peluria, non folta, non l'aveva rasata. Glielo dissi che era bello. Mi chiese “Che parte preferisci di me?”
    
    “Ho l'imbarazzo della scelta. Hai un gran bel cazzo ma il tuo culo mi stimola molto”
    
    “Io non ho alcuna fretta, possiamo goderci tutto quello che ci va. Leccami dove ti pare ma leccami. La lingua mi fa impazzire, ovunque me la passi”
    
    Partii in quarta da dove mi suggerì l'istinto e lui, molto accondiscendente ad ogni mia iniziativa trovò anche postazioni e posizioni ideali, tra il divano, il morbido tappeto ed un grossa scrivania sgombra di oggetti, per appoggiarsi, adagiarsi, chinarsi, sdraiarsi, a seconda delle circostanze. Io gli menai l'uccello leccandogli le palle e il culo mentre stava sdraiato di spalle sulla scrivania, e poi per un poco gli praticai un pompino. Poi scese con i piedi a terra ed io chino davanti a lui continuai a succhiarglielo mentre lui si piegò in avanti per curvarsi ed inumidire e stuzzicare il mio ano con le sue dita umide di saliva. Non ricordo in quale ordine successero le cose, ma ricordo che successe di tutto. Certamente nel farsi ...