Federica – Diario di una quarantena
Data: 10/10/2018,
Categorie:
Racconti Erotici,
Autoerotismo
Sensazioni
Voyeur
Autore: Volupta, Fonte: RaccontiMilu
... sufficientemente lontana per non rischiare di infettarlo. La realtà è che non abbiamo necessità di parlarci. Mi dice che vorrebbe baciarmi e scivolare sul mio corpo. Gli dico che piacerebbe anche a me, ma che non è possibile. Ed è d’accordo. Poggio un piede sul divano, lo vedo abbassare lo sguardo tra le mie gambe. Sento il mio sesso scoperto. Apro la gamba e comincio ad accarezzarmi mentre lo guardo. Lui sbottona i suoi pantaloni e in poco tempo anche lui accarezza il suo sesso. Faccio scivolare l’accappatoio e in poco tempo sono quasi del tutto nuda. Il mio seno nudo ai suoi occhi, i miei capezzoli turgidi ambiscono attenzioni. Sono fradicia e mi sto toccando, comincio a gemere. Lui sulla poltrona fa altrettanto. Vedo il suo sesso rigido, grande, voglioso. Lo immagino duro dentro di me mentre mi riempio con le dita. Lo guardo e trovo eccitazione nel suo sguardo, nel vederlo eccitato, gemente, mentre i suoi occhi sono su di me e mi desiderano. Godo, gemo e raggiungo l’apice. Bagno il divano nuovamente ma cerco di non staccare lo sguardo da lui. Perché so che l’immagine di me che godo lo farà impazzire. E di li a poco lo vedo contorcersi e sporcarsi le mani del suo seme, soddisfatto. Nuda lo saluto e vado in bagno a sistemarmi. Prima di andar via uno sguardo alla finestra. È di nuovo lì, ci sorridiamo.
Giorno ...
... 9.
Paola rientra oggi, è negativa da ieri. Dal tampone rapido fatto ieri sera dovrei essere ok anche io. La farmacia mi conferma che sono libera. Torno a casa e di lì a poco arriva Paola. Ho avuto giusto il tempo di risistemare e pulire tutto. Nascondere le tracce delle mie avventure. Pranziamo insieme, mi racconta il fallimento del suo viaggio. Mi dispiaccio per lei. Lei per me. Ma le dico di non preoccuparsi, che mi son rilassata, in fondo. L’orario che ha tenuto occupato le mie giornate arriva. Vado in bagno. Apro la finestra. Faccio la pipì. Lui e lì, come sempre. Gli mando un bacio, gli offro un ultimo sguardo. Di li a poche ore sono con le valigie in mano. Saluto Paola, saluto Sophya. Le dico di non farsi problemi per la prossima volta. Io e la gatta ci siamo trovate bene, mi sarebbe piaciuto approfondire la conoscenza. Già mi sarebbe davvero piaciuto. Di nuovo un bacio sulla guancia, con la promessa che ci saremmo riviste presto, ci salutiamo. In cammino, mi giro un’ultima volta verso la finestra. Non c’è nessuno. Sorrido e vado via.
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