Inedita succursale d’attrazione
Data: 10/10/2018,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Etero
Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu
... desiderio ancora più forte mi rendeva conciliante e docile. Lui era adesso la mia liana, lui era la liana sulla quale io mi ero attaccata per desiderare. A lui non importava nulla, non di me almeno. Voleva solo vincere, dominare il corpo e soggiogare la mente. Giocava. Io non ero mai stata così desiderosa di cazzo, mio marito mi amava, ma non sentiva le mie esigenze, ero sua moglie, non più la sua donna. Con Padrone invece più sentivo il dolore arrivare al cervello e più una scossa elettrica mi fece sobbalzare fino dentro il cuore. Era desiderio. Lo volevo. Ero andata lì per quello. Per il suo modo di farmi desiderare il cazzo. Non conoscevo nulla di lui, al di fuori dei messaggi di posta elettronica che c’eravamo scambiati, ma sentivo già d’amarlo con tutto il corpo. Stavo vivendo un amore: quello per me stessa e per il mio corpo. Il mio corpo sembrava liquefarsi sotto il desiderio, avvertivo spiccatamente il dolore dei colpi sulle natiche, ma anche un bruciore in mezzo alle gambe e la voglia d’essere presa lì, subito, sul davanzale di quella finestra. Era come se fossi diventata un’enorme fica pulsante. Tutto il mio corpo non desiderava altro che lui:
‘Ora sei pronta. Senti le natiche bruciarti, vorresti che ci passassi la lingua sopra, vero? Piegati ancora di più sul davanzale e lascia abbandonate le braccia lungo il corpo. Ti prenderò così’.
‘Fammi girare, voglio vedere come sei fatto. Voglio il tuo viso, voglio vedere i tuoi occhi’ – replicai io entusiasmata e ...
... infervorata.
‘Non mi sembra d’averti mai chiesto che cosa vuoi e sai il perché? Non m’importa. Ti distruggerò psicologicamente, per il fatto che tutte le tue certezze e la tua sicurezza svaniranno in un attimo e potrai sentire quel dolore. Il piacere della sottomissione è un dolore assurdamente e incredibilmente dolce. Ecco lo senti? Sto per entrarti dentro. Io scoperò la tua mente e ti sentirò: gemere, sentire ancora le spinte. Dentro. Io sono il tuo Padrone. Nient’altro’.
Lui si mette un dito in bocca, lo bagna di saliva e me l’infila nel culo per allargarlo prima di prendermi. Spinge dentro con forza, quella che sperimento è una sensazione bislacca e insolita. Sento l’umidore della sua saliva dentro di me e allo stesso tempo i muscoli dell’ano che si stringono contro il suo dito allargandosi in seguito per accoglierlo maggiormente. Io non so se sia precisamente desiderio, perché non ho mai provato una sensazione simile. Lui spinge ancora il dito più in profondità, in quel frangente mi pare di raggiungere una consapevolezza nuova del mio corpo. Adesso son aperta al suo desiderio, tenuto conto che non m’accorgo quasi quando sfila il dito, perché sono bagnata anche dietro. Percepisco qualcosa che cerca d’entrare, che spinge prepotentemente i miei fianchi, al momento mi sta sodomizzando. All’inizio sembra che l’ano debba lacerarsi, io cerco di stringere i glutei per impedirgli d’entrare, di farmi male, ma ecco che scivola dentro di me, sento il sudore colarmi ...