Inedita succursale d’attrazione
Data: 10/10/2018,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Etero
Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu
... piace godere, ancora, sì, sei una piccola troia, spingi puttanella, sto per venire, hai detto alle tue donne, terminando con un ti amo?’.
Io cercavo una risposta, al contrario ottenevo degli ordini. Non mi risponde, starà lì chissà dove leggendo le mie domande, ma non mi risponde. E’ davanti allo schermo del computer, in ufficio forse, mentre i colleghi lavorano o è a casa mentre la compagna cucina.
Lui replica:
‘Preparati, questo è il primo ordine. Disponi una tua foto sdraiata sul letto languidamente abbandonato, con il corpo sulle coperte e la descrizione delle tue fantasie’.
Nessuno prima d’ora m’aveva mai chiesto di descrivere che cosa sognavo quando mi masturbavo. La cosa in quell’istante m’infastidì indisponendomi, eppure il pensiero di riuscire a eccitarlo con le mie fantasie, l’immaginazione di farlo godere con le parole mi esplose nel cervello. Nessuno, infatti, m’aveva sollecitato d’essere me stessa.
‘Perché proprio io?’ – gli chiesi incuriosita.
‘Perché sono il tuo padrone e farai ciò che vorrò, anche quello che non vorrai, vero piccola? Scriverò sul tuo corpo parole d’amore, le inciderò fino a non lasciare libero neppure un centimetro di pelle. Sono silenziosamente nascosto alla vita, ma dentro, dentro di me c’è totale passione’ – riscrisse lui.
‘Io manipolerò questa passione facendola emergere oppure reprimendola secondo i miei desideri. Sarai tu a decidere d’esplodere, hai già perso metà delle sensazioni che potrai ...
... provare. Hai dimenticato una cosa fondamentale: rendere succube la tua mente, distruggerla e ricostruirla a mio piacimento. Esattamente questo farò con te. Io t’userò e ti farò sentire usata, ti ridurrai a essere un semplice strumento di piacere e sarà proprio questa la fonte del tuo piacere. Voglio te, le tue emozioni, i tuoi sentimenti, la tua mente, il tuo corpo’.
Io aspetto, lui non mi risponde da oltre dieci giorni, sa molto bene che non riesco a fare altro che pensare a lui. Io m’alzo la mattina, mi faccio la doccia, per la prima volta guardo il mio corpo allo specchio, lo sfioro delicatamente, lo massaggio con creme profumate soltanto per lui. Sono in effetti gesti quotidiani, pure usuali, questa volta li ripeto per lui e mi sento diversa:
‘Lavati come se io ti toccassi, fa’ l’amore con me mentalmente, passati sopra la schiuma al sandalo e comincia a massaggiarti il seno. Lo sentirai indurirsi nella mia mano, i capezzoli diventeranno rossi, appuntiti, toccandoli ti faranno male. Pizzicali, stringili, sono i miei denti che li succhiano, stringili più forte. Fa’ così’.
Io resto più di un’ora nella doccia, fino a quando l’acqua non si raffredda e il vapore fa mancare l’aria. Entro nella cabina, comincio a bagnarmi i capelli, con un gesto della mano li tiro all’indietro e affondo il viso sotto il getto dell’acqua calda. Sento piccole gocce d’acqua penetrarmi nel naso e scivolare sulle labbra e sul collo, per poi colare lungo il corpo, dopo agguanto la spugna, ci passo ...