1. La mia vita con lei – 4 – Outing


    Data: 29/09/2018, Categorie: Erotici Racconti, Racconti Erotici, Etero Incesti Autore: bruno55, Fonte: RaccontiMilu

    ... avuto la delicatezza di mettere in mezzo nostra madre; ho una gran voglia di chiedervi che ne sapete voi di mamma, visto che con lei ci sono rimasta io da sola finchè non è morta, ma lasciamo stare che è meglio” si è allontanata dal tavolo verso un mobile vicino: “Antonella, Fiorella e Donatella venite qui” era più un ordine che una richiesta e le tre sorelle sorprese dal suo tono sono andate da lei; dalla tasca della sua giacchetta Gabriella ha tirato fuori un foglio e l’ha dato a mia madre: “E’ una fotocopia, ma la calligrafia la dovreste riconoscere. Leggetelo e ridatemelo”.
    
    Le tre sorelle hanno letto tutto il foglio con il turbamento che lentamente prendeva il posto dello sdegno; mia madre ha poi piegato il foglio ridandolo a Gabriella: “Non cambia niente, mamma era molto anziana e poteva essersi anche intenerita; ma io non la accetto questa cosa e se volete insistere fate pure, ma io non voglio più vedervi ne sapere più niente di voi; hai capito Riccardo?” e mi ha lanciato uno sguardo di fiele; sono rimasto in silenzio a sentire il coro di “Ha ragione” da parte di tutta la tavolata, eccettuato mio padre che continuava a stare in silenzio; mi sono scosso solo sentendo di nuovo la voce di Gabriella: “Non ci speravo per niente Riccardo, ma dovevamo provarci; io sono disposta ad andare avanti, per me non è cambiato niente, ma non posso e non voglio decidere per te, devi farlo tu” “Non devo prendere nessuna decisione” ho risposto prontamente girando lo sguardo su tutti i ...
    ... presenti e quasi sillabando le parole “ho già deciso sei mesi fa; vi aggiungo una cosa che non sapete, non per vantarmi o altro; io sono tornato da una settimana e mi sono già sistemato a casa nostra; visto che non volete più vederci, per favore mandatemi la mia roba, ovviamente a carico mio, dovrebbe bastare un piccolo furgone; ho visto che mi avete portato la macchina e vi ringrazio ma non credo ci sia altro da dire; vi ringrazio anche per il pranzo e per tutto il resto e vi auguro sinceramente buona fortuna per tutto, soprattutto a te Amanda”; Gabriella ha aggiunto un “Ciao e grazie a tutti” mentre io recuperavo le chiavi della mia macchina, e tenendoci per mano siamo usciti dalla casa andando verso le macchine parcheggiate: “Dove stai andando?” ho sentito la voce di mia madre da dentro e subito dopo ho visto apparire mio padre, cavolo non ve l’ho mai detto si chiamava Renato, sull’uscio della porta; ci ha raggiunto e ci ha abbracciato entrambi: “Perchè non hai detto niente?” gli ho chiesto: “Perchè anche io penso che stiate facendo una grossa stronzata; però so cosa vuol dire voler bene ad una donna, e se tu hai scelto tua zia non sono nessuno per giudicarti e sono contento se tu sei felice; ma voglio bene da morire a tua madre e non posso non essere dalla sua parte; buona fortuna a tutti e due e speriamo che le cose cambino prima o poi e si possa di nuovo stare tutti insieme” “Grazie Papà” “Grazie Renato” abbiamo risposto all’unisono.
    
    Ci abbiamo messo venti minuti per ...
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