1. La mia vita con lei – 4 – Outing


    Data: 29/09/2018, Categorie: Erotici Racconti, Racconti Erotici, Etero Incesti Autore: bruno55, Fonte: RaccontiMilu

    ... subito chiaro che proveniva da entrambi; ho riconosciuto quello che sembrava un controfagotto come il suo e lei ha detto che quello che fischiava ero io e ci siamo imposti di ascoltare per tutti i 30 minuti della registrazione; alla fine ci siamo guardati negli occhi ed abbiamo cominciato a ridere come due matti senza riuscire a smettere, se non dopo parecchi minuti, quando lei è dovuta correre in bagno per non pisciare sul letto: “Amore mio siamo proprio fatti l’uno per l’altra, anche in questo” mi ha detto quando è rientrata: “Si ma dobbiamo fare qualcosa, se facciamo così in una stanza d’albergo ci cacciano subito” “So che ci sono cerotti da mettere sul naso per questo; magari li proviamo e rimettiamo il registratore; però finchè stiamo qui io e te chissenefrega direi” ha concluso.
    
    La settimana è passata velocemente, fra sesso, mangiare e dormire, con rare uscite per rapide passeggiate o acquisti di cibarie; mia madre aveva organizzato la festa per il mio ritorno direttamente a casa di nonna, anche se Gabriella, mi sono imposto di non chiamarla più zia, non era molto d’accordo; a sua volta mia madre non capiva perchè Gabriella voleva essere lei a venirmi a prendere all’aeroporto ma alla fine si è convinta; quella domenica ci aspettavano già tutti sul portico dalla casa di nonna, dove io non tornavo più da quella triste mattina in cui l’avevamo portata in chiesa per il funerale; siamo arrivati con il SUV e dentro al portellone avevamo sistemato le mie valigie che ...
    ... però erano vuote; i miei genitori sembravano al settimo cielo e mi sembrava strano lo fossero solo per il mio ritorno, ma mi è bastato avvicinarmi alla moglie di Rodolfo, Amanda, per capire il motivo di quella gioia; era incinta al quarto mese come mi ha detto baciandomi; stavo per avere un nipotino e la cosa mi ha riempito di gioia, ma ha anche aumentato la mia agitazione per quello che dovevo dire loro; cazzo non era facile. Le mie zie Donatella e Fiorella erano presenti solo con i mariti di cui vi risparmio il nome; i miei cugini non c’erano e sinceramente mi importava poco. Avevo portato un pensierino per tutti e li ho distribuiti quando ci siamo messi a tavola, lasciando alle zie i pensierini per i miei cugini e le loro mogli; il pranzo, preparato da mia madre e dalle sorelle è andato benissimo e dopo il digestivo, ho deciso che era il momento di parlare, visto che con Gabriella avevamo concordato che avrei iniziato io: “Sentite, vorrei la vostra attenzione, ho una cosa importante da dirvi” e subito la temperatura della stanza è sembrata calare di dieci gradi almeno “Non vorrai mica dirci che torni a Londra” ha esordito mia madre “Ti hanno licenziato” ha fatto eco Rodolfo e altre sparate a cui ho messo fine alzandomi in piedi e quasi urlando “Per favore!” ottenendo finalmente il silenzio.
    
    “No siete tutti fuori strada, la verità è che mi è capitato qualcosa di meraviglioso; ho finalmente capito di amare una persona e di voler vivere con lei il resto della mia vita” la ...
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