La mia vita con lei – 4 – Outing
Data: 29/09/2018,
Categorie:
Erotici Racconti,
Racconti Erotici,
Etero
Incesti
Autore: bruno55, Fonte: RaccontiMilu
... tensione si è subito allentata e la cosa mi ha un po’ incoraggiato, e fra i commenti tipo era ora, ma dove l’hai conosciuta, o quando ce la fai conoscere ho fatto il passo successivo: “Non devo farvela conoscere, la conoscete già e molto bene” detto questo mi sono alzato e ho cominciato a girare intorno al tavolo nel silenzio assoluto: “Va bene ci hai incuriosito a tutti, Riccardo; vuoi dirci chi è o vuoi farci morire di curiosità?” ha detto Roberto, e la mia risposta ha aumentato se possibile la cappa di silenzio della sala; con il tono più neutro possibile ho detto: “Non solo vi dico chi è ma ve la presento pure, visto che sta qui con noi” gli sguardi di tutti erano perplessi, solo mia madre è scattata in piedi: “NO” ha quasi urlato, mentre nel frattempo ero arrivato dietro a Gabriella: “Si invece, mamma” ho risposto mettendo la mano sulla spalla di lei: “La donna che amo e con cui voglio passare il resto della mia vita è proprio lei, la tua sorella più piccola; e vuoi sapere una cosa? La amo fin da ragazzo ma non glielo ho mai detto chiaramente, proprio perchè avevo paura della vostra reazione; ma adesso ho quasi 40 anni e non voglio continuare a buttare la mia vita; la amo mamma, ti può sembrare quello che ti pare ma la amo” Gabriella ha alzato lo sguardo verso di me e le ho asciugato una lacrima che le scendeva sulla guancia; si è alzata e fra il silenzio ormai di tomba che si era fatto intorno alla tavola ha preso anche lei la parola: “Ho poco da aggiungere, a parte ...
... una cosa; quello che Riccardo prova per me io lo provo per lui, l’ho sempre provato anche se per il suo stesso motivo ho sempre cercato di negarlo a me stessa; ti amo” mi ha sussurrato prendendomi la mano.
Ho girato lo sguardo su tutti i presenti; a parte mio padre che aveva un’area incredula, gli sguardi di tutti gli altri erano a dir poco ostili: “Siete due pazzi incoscienti” ha attaccato mia madre dando la stura a una pletora di commenti sullo stesso tono, da parte di tutti i convitati; li abbiamo sopportati con calma, solo ad un certo punto Gabriella ha avuto un fremito di sdegno quando zia Fiorella le ha detto di vergognarsi pensando al dolore che dava a nonna Isabella; ne sono seguiti altri, fino a che non ho sentito un “Sei una zoccola vergognati” da parte di mio fratello Roberto; sono andato da lui e senza dargli il tempo di alzarsi gli ho mollato due sberle in faccia: “Non ti permettere mai più grandissimo testa di cazzo” gli ho urlato in faccia; Rodolfo si è avvicinato e mi ha preso per un braccio: “Ti prego Riccardo, le mani no, siamo gente civile; e tu chiedi subito scusa a Zia Gabriella, stronzo” ha aggiunto rivolgendosi al fratello: “Scusami zia” ha farfugliato Roberto con gli occhi bassi: “Va bene” ha risposto semplicemente lei; subito dopo ho visto i suoi occhi brillare e le parole hanno cominciato ad uscirle dalla bocca come un arringa di un avvocato difensore: “Ci siamo presi i vostri predicozzi senza reagire, ma voglio rispondere a te Fiorella, che hai ...