Maria Cristina e l’ Officina delle Bambole
Data: 15/09/2018,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Anale
Hardcore,
Autore: Andy88xy, Fonte: xHamster
... pensavo, erano bagnate, la baciai sulla guancia e le dissi che sarei venuto il giorno dopo alle ventuno. Alle nove di sera mi ripresentai presso il suo vecchio studio di avvocato. Nuovamente la segretaria mi accolse, le chiesi se gentilmente potesse farmi una fotocopia di un documento che mi sarebbe servito successivamente.
Un pretesto per far passare come appuntamento di lavoro questo nuovo incontro con Krissy. Mi disse che l'avrebbe fatta immediatamente e così fu, subito dopo avvisò la dottoressa che sarebbe andata a casa e che io ero arrivato; sentii un "va bene, ci vediamo domani, digli che attenda un attimo".
La ragazza andò via salutandomi. Passò un attimo ed il meccanico rumore di chiavistelli che chiudevano da dentro la porta d'ingresso dette il via al gioco. Uscii nell'atrio, la vidi e non mi trattenni dal bloccarla, farle appoggiare le braccia al muro e palparle pesantemente la figa ed il seno, poi ripresi il controllo e le ordinai di spogliarsi completamente, inginocchiarsi e attendere. Fu così che, dopo un paio di sessioni di bondage con me, la mia amica mi chiese di conoscere alcuni miei amici che amavano il sesso estremo. Come mai la moglie benestante di un medico, madre di tre splendide ragazze desiderasse, quasi all’età di cinquanta anni una cosa del genere, non volevo saperlo.
Dopo le mie riluttanze nel farle capire che non conoscevo bene quell’ambiente, che tutti usavano nomi finti e nessuno voleva farsi conoscere, lei continuava ad insistere. Era ...
... diventato imbarazzante, per me, incontrarla il fine settimana e ascoltare le sue richieste. E dire che tra noi c’erano stati incontri favolosi, eravamo vecchi compagni di liceo che si erano avventurati in un gioco perverso; adesso come faceva ad essere così sfrontata? Comunque riuscii a rintracciare Mangiafuoco, un amico realmente molto pericoloso, arrestato più volte perché affiliato ad un clan mafioso e con qualche precedente per violenza privata.
Gli accennai al fatto, non senza qualche timore. Non esitò a chiedermi soldi, cinquemila euro, era la cifra per partecipare a quegli “incontri”, non un centesimo di meno e la mia “donna” (mai detta una bugia più grossa) avrebbe avuto un trattamento di riguardo ed il godimento garantito. “Vuole anche la gabbia ? - mi domandò Mangiafuoco. ”Non lo so – risposi - ma questo farà alzare il prezzo?” “Sì, passiamo dai 5.000 ai 7.000 e le garantiamo anche una nerchia nera, quella di Billy.”
“Non credo voglia la Gabbia, per il momento facciamola entrare, poi sarà lei a decidere i trattamenti che vorrà, per i soldi a chi deve darli?”
“Tu lo conosci, parla con Black Jack, è lui il cassiere… e fammi avere una foto della troia.”
La gabbia era una vera gabbia di ferro di circa dieci metri quadrati, agganciata al soffitto di queste vecchie catacombe. Per le persone chiuse, quasi sempre ignude, nella gabbia c’erano due componenti eccitanti: l’altezza da terra che faceva dondolare la gabbia ed il freddo delle catacombe, ormai adibite a ...