1. Il compagno di stanza esibizionista - parte 3


    Data: 14/09/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: The_southparker, Fonte: Annunci69

    ... una scarica di elettricità che mi attraversava il mio corpo. Stavolta ero io a condurre. Lui me lo menava con la mano destra e io, con la mano sinistra, menavo il suo. Eravamo come in una bolla, e aumentavamo sempre di più il ritmo.
    
    All’improvviso sentii un rumore fuori dal bagno, che mi fece ritornare alla realtà. Eravamo in piedi nel bagno di un ristorante masturbandoci a vicenda. Mi spaventai e lo guardai con il panico negli occhi. Mi rassicurò dicendo: “Continua, ti prego…. Dai, ci siamo quasi… Se qualcuno apre la porta, fai finta di pisciare finché non se ne vanno”.
    
    Non volevo neanche io che finisse, volevo ancora continuare a stringere il suo cazzo. Iniziammo a masturbarci con sempre più foga, volevo vederlo schizzare e lui voleva vedere me. La situazione era tremendamente eccitante.
    
    Ad un certo punto, Ivan iniziò a lamentarsi e ad avere degli spasmi. Ci guardammo negli occhi e pompammo più forte, finché tutti e due non sborrammo gemendo di piacere. Abbassai lo sguardo. Gli schizzi colpirono il muro, l’orinatoio, ed anche le mani si riempirono di sperma. Abbiamo continuato a stringere e a pompare, finché ogni goccia di seme non uscì dal nostro cazzo.
    
    Quando lasciai il suo uccello, alzai lo sguardo e lo vidi sorridere maliziosamente. Si portò la mano alla bocca e la leccò. Feci anche io lo stesso. Stavo ingoiando il suo sperma, e lui il mio. Cosa mi stava succedendo? Con il cazzo ancora fuori dai pantaloni, leccammo per bene le dita, sempre guardandoci negli ...
    ... occhi. Solo dopo aver ripulito per bene le nostre mani, lo rimettemmo a posto nei pantaloni.
    
    “Ora sei pronto per il secondo dessert?”, disse ridendo. Mi prese per mano e mi portò al tavolo, dove il dolce che aveva ordinato ci aspettava. Lo dividemmo, mangiandolo con un solo cucchiaino. Mi imboccava lui, e nel frattempo ridevamo. Mi sembrò la cosa più naturale del mondo.
    
    Solo quando uscimmo dal locale iniziai ad avere dei sensi di colpa. Mi sentivo spaventato. Entrai in macchina e dissi, tremando: “Ivan, io...”. “Aspetta” mi interruppe. “Prima di dire qualunque cosa, sappi che per me è stato incredibile. Non avrei mai immaginato di sentirmi così, è stato fottutamente fantastico”. Le ultime parole gli uscirono con una voce tremolante. Cercava di avere un’aria imperturbabile, sorrideva. Ma vedevo che gli tremavano le mani, e che stava sudando.
    
    Il mio cuore galoppava, non mi ero mai sentito così. Mi stava salendo la ridarella e ogni traccia di paura era scomparsa. “Sì, hai ragione, è stato *fottutamente fantastico*”, dissi imitando la sua voce tremolante. Mi guardò e ridemmo insieme.
    
    “Non ho mai fatto niente del genere prima”, aggiunsi, “E tu?”. “Con alcuni compagni del liceo ci mettevamo in cerchio e di tanto in tanto ci facevamo delle seghe di gruppo”. L'immagine di lui con altri ragazzi nudi che si masturbavano a vicenda mi fece arrappare. “Tu non hai mai avuto ragazzi con cui sperimentare?”. “Nah, sono sempre stato un tipo solitario. Sono figlio unico e non ho mai ...
«12...4567»