1. La Signora O – Collana Detective per caso – cap. II


    Data: 27/08/2024, Categorie: Dominazione / BDSM Racconti Erotici, Autore: Koss, Fonte: RaccontiMilu

    ... al meglio, danzando sotto gli occhi compiaciuti dei tre pervertiti. – Per favore… noooo… non mi fate niente… vi pregooo. – Marta le ordinò – guardami baldracca. – Istintivamente Magdalena guardò verso la segretaria, orripilata vide che la segretaria le puntava addosso il cellulare e le scattava una foto, si vedeva solo lei con le tette al vento e una smorfia di vergogna in viso. Marta era soddisfatta di averla messa in ambasce. Ferretti rise. – Mammelle da vacca. Qui, in ginocchio di fronte a me. Subito. Ma prima leva quella gonna. – Magdalena non si mosse, ma quando la segretaria e il nero la presero una da un braccio e l’altro dall’altra parte, i suoi piedi si mossero, come un automa e così fu quando il nero la spinse in giù premendo su una spalla. Ferretti si sbottonò la patta e lo tirò fuori. Magda lo guardò stranita e disgustata, era un cazzo, ma lei non si mosse, le faceva schifo. Il pene svettava, rigido e duro, ma lei non si chinava, fino a quando Marta non le mise una mano sulla nuca e quasi teneramente non l’accompagnò all’altezza giusta. Per Magdalena fu dura, ma non poteva rimanere inerte, ormai sapeva di essere condannata. Tirò fuori la lingua e leccò. – Brava – grugnì Ferretti, – guardami mentre mi lavori. Magdalena non ci riuscì, Marta le mise due dita sotto il mento e le sollevò il viso in alto. – Ubbidisci quando il tuo Padrone ti dà un ordine. – Magdalena non aveva smesso di imboccare il cazzo di Ferretti, ma sollevo gli occhi verso di lui che la guardava ...
    ... beffardo, voleva morire. – Pompa troia. – Per Magdalena era tutto sempre più assurdo, lei seminuda, inginocchiata davanti allo psicologo che gli stava facendo un pompino, mentre due sconosciuti osservavano le sue prestazioni e la incoraggiavano. Incredibilmente l’avevano chiamata, puttana, troia, vacca, schiava, sottomessa, e forse avevano ragione perché mentre leccava e pompava la sua fica si era inumidita, niente di ché, ma la sua eccitazione non andava oltre. Anzi, si era meravigliata di sentire quell’umido, raramente succedeva con suo marito. Forse il dottore aveva ragione a dire che non era altro che una sottomessa e una vacca. La sua mente ora vagava incontrollata mentre le sue labbra si davano da fare e il degrado, orribilmente, sentiva che non le dispiaceva. Orribile, ma era così. Marta l’incoraggiò, quando Ferretti venne, muggendo come un toro, le sussurrò – bevi tutto. – Magda non ci riuscì, una parte le colò per il mento fino al solco del seno, ma non fu rimproverata per quello. Non ce ne fu neanche il tempo. Il cazzo di Jim era già pronto per essere imboccato. Il nero si era abbassato i pantaloni ed ora era davanti a lei. Quello di Jim era un cazzo molto più grosso, il più grosso che Magda avesse mai visto. Non che avesse molta esperienza, Magda era vergine quando aveva sposato suo marito, ma in quei venti e più anni di matrimonio qualche fugace scappatella se l’era concessa, non che ci tenesse più di tanto, ma pensava che dovesse provarci, se non altro per vedere ...
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