1. La Signora O – Collana Detective per caso – cap. II


    Data: 27/08/2024, Categorie: Dominazione / BDSM Racconti Erotici, Autore: Koss, Fonte: RaccontiMilu

    ... quella gonna in su, troia. Voglio vedere bene, come ha visto il tassista. – Magda era in ambasce, chiuse gli occhi e tirò su la gonna. – Brava, così, puttana. Ancora un pochino. – Magda ad occhi chiusi sentì un paio di tacchi, la segretaria si stava spostando, probabilmente per vedere meglio. Si morse le labbra e tirò la gonna ancora in su. Indossava una giarrettiera nera, calze e mutandine dello stesso colore. Si vedeva bene, in alto, il bianco delle cosce. – Che ne dici Marta? E tu Jim? E’ una troia sottomessa come vi avevo detto? Ovvio che al tassista gli è venuto duro. Sbottona la camicia, voglio vedere quelle mammelle da mucca da latte. – Marta fu la prima a pronunciarsi mentre le mani di Magda tremavano e le rendevano difficile sbottonarsi. – Bisogna dirlo, è una bella troia, di classe. – Jim aggiunse – mi è venuto duro. Marta ha ragione, è una troia raffinata, ha classe. – Magdalena vibrava, era rossa, ed era annientata. Era in mano a tre stronzi e non vedeva via d’uscita. Era finalmente riuscita a sbottonare la camicetta. Le sue grosse tette, premevano ancora sulla camicia, desiderose di liberarsi. Marta si avvicinò e aprì il quarto bottone e le tette uscirono di fuori ancora trattenute dal reggiseno e si adagiarono sul ripiano della scrivania. Marta era una bella bionda, occhi blu, anche lei un seno da capogiro, belle gambe. Nonostante la confusione che aveva in testa Magda si rese conto che la segretaria aveva due bocce grosse, un po’ più piccole delle sue, una ...
    ... quarta, mentre lei aveva una quinta. La segretaria era una vamp, il look ed il trucco erano da donna aggressiva, labbra rosse, occhi celesti truccatissimi, camicetta bianca strizzata, con quel seno pronto ad esplodere, tacchi alti e gonna nera, intransigente. Forse il viso era un po’ cavallino, ma le dava un tono severo. Marta collaborava con Ferretti da più di dieci anni, era una quarantenne in ottima forma. Per Magdalena, era una donna perversa, anche più dei due uomini. Erano minuti che Magda non riusciva a spiccicare parola. – Mettiti in piedi troia. – Magdalena non ci riusciva. Il nero la prese da sotto le ascelle e fu in piedi. Era passiva e inerte, come una bambola. – Vai dietro la sedia e poggia le mani lì, quindi chinati, vediamo meglio come ballano queste tette e apri gli occhi. – Il tocco del nero l’aveva turbata infinitamente, sentiva repulsione, non voleva che lui la toccasse, quindi fece subito quello che Ferretti le aveva ordinato. Si chinò e richiuse gli occhi, non voleva vedere, si illudeva che se non vedeva non succedeva niente. Sbagliato. Appena si chinò il nero si accostò a lei trattenendola, con le sue gambe massicce, nella posizione assunta e soprattutto facendole sentire il pacco, enorme, sulle natiche. Le grosse e bianche tette danzavano, nonostante il reggiseno per le palpitazioni. Poi, velocemente Marta le sbottonò i rimanenti bottoni, Jim le sfilò la camicetta e infine Marta le slacciò il reggiseno liberando il seno che, finalmente libero, si espresse ...
«1...345...8»