1. La Signora O – Collana Detective per caso – cap. II


    Data: 27/08/2024, Categorie: Dominazione / BDSM Racconti Erotici, Autore: Koss, Fonte: RaccontiMilu

    – Si accomodi signora. – Erano passati solo tre giorni dalla prima seduta e Magdalena era di nuovo dallo psicologo. La donna si accomodò nella sedia davanti alla scrivania del dottore invece che sul lettino. In questa posizione si trovava comoda e più sicura, accavallò le gambe. Lo psicologo esordì con una domanda sconcertante e brutale. – Signora lei fa sesso regolarmente? – “Il dottore voleva sapere,” pensava la signora Ortis, “ma aveva attinenza con quanto le era successo? E perché essere così poco delicato?” Arrossì e balbettò – mio… mio marito non è più giovane ed è spesso fuori casa per lavoro… non molto. Per la verità non lo facevamo spesso neanche prima. Forse sono frigida, ma il sesso non mi interessa molto. – – Cosa vuol dire non molto? – l’incalzò il dottore. Magdalena arrossì ancora di più. – Direi… Un paio di volte al mese. – – E non ha un amante? – Magdalena stava per rispondere “ma che cavolo c’entra”. In effetti ne aveva avuti due in quei venti anni di matrimonio. Amanti molto insoddisfacenti, forse era davvero frigida, non le interessava neanche indagare. Comunque, ormai da cinque anni non aveva nessun amante, aveva raggiunto la pace dei sensi e avere un amante poteva essere pericoloso, se suo marito la scopriva… Rispose semplicemente – no, non ho amanti. –
    
    A Magdalena in effetti il sesso non interessava molto, tutto quello strofinarsi non la eccitava e poi, dopo, si sentiva sporca, nel vero senso del termine, correva a farsi una doccia. Ma, come donna, le ...
    ... piaceva farsi ammirare, gli sguardi concupiscenti degli uomini la gratificavano, la eccitavano, e in parte l’appagavano. Si bagnava, il suo corpo si riscaldava e fremeva. Il piacere fisico era molto lieve, in compenso quello mentale poteva durare ore. Era la ragione per cui era sempre elegante, curata, ben truccata, anche se in modo castigato. Al marito piaceva che vestisse così e lei l’accontentava con piacere. Anche l’autoerotismo non le dava molte soddisfazioni, mentre lo sguardo di un passante, anche di un ragazzo, la eccitava, per questo le piaceva mostrarsi, non era audace, ma se le capitava accavallava le gambe e soddisfatta mostrava le cosce e la sua costosa e fine biancheria. Anche le sue scollature erano molto profonde. Il sesso non le interessava, ma gli sguardi degli uomini sì, appena poteva, perché non era una scapestrata, si mostrava. Una esibizionista moderata. In tutto questo non era molto cosciente di quello che faceva e più che esibizionista era vanitosa. Si domandava se con il tassista non avesse esagerato, se se la fosse andata a cercare come dicevano alcuni quando c’era una violenza sessuale. Anche dopo lo stupro la sua natura esibizionista non si era quietata, l’ultima volta era stata proprio sul lettino del dottore. L’aveva capito, anche senza vederlo, che lui le aveva piantato gli occhi sulle cosce, quando la gonna era risalita, e nello spacco del seno. Con la scusa delle palpitazioni aveva slacciato un bottone e quel seno mezzo scoperto che andava su ...
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