Latte e Menta
Data: 12/09/2018,
Categorie:
Racconti Erotici,
Voyeur
Autore: Capitan_America, Fonte: RaccontiMilu
... teste dei personaggi famosi che avevano soggiornato in quel carcere. Erano posizionate come ornamento sul tetto. Ho scartato i due autisti al capolinea dell’autobus e sono uscita a fumare sul balcone. Se fossi stata fortunata sarei riuscita a spiare le ombre attraverso le persiane socchiuse dell’appartamento a fianco. La luce era accesa, ma le persiane erano spalancate. L’uomo col sigaro stava guardando dentro con un’aria piuttosto divertita. A giudicare dal movimento delle ombre e dalla musica, qualcuno in camera stava ballando in maniera molto provocante. L’ho fissato intensamente, cercando di attirare la sua attenzione, ma non mi ha degnata neanche di uno sguardo. Si è dato il cambio sul balcone con la ragazza bionda subito dopo aver finito di fumare il sigaro. E’ uscita con in mano una sigaretta e mi ha guardato sorridendo. Aveva il viso arrossato e i capezzoli eretti. Ha aspirato un’ultima boccata, poi si è chinata in avanti aggrappandosi alla ringhiera per soffiarla verso il basso. Sono tornata dentro per vestirmi. Nell’ingresso ho trovato un biglietto bianco con una grossa “O” nera. Era stato infilato sotto la porta. Dietro c’era stampato un indirizzo, con una matita verde avevano scritto sesto piano. L’ho messo in tasca e ho fatto scattare il chiavistello della porta d’ingresso.
“Ho sentito le campane e il ticchettio dell’orologio” “Ti ho vista aprire le persiane. Grigie, completamente rovinate dal sole. Hai guardato fuori, verso un sentiero che si perdeva in un ...
... bosco.” “Oltre il bosco si vedeva il mare” “Hai incontrato un bivio?” “No” “Oggi pomeriggio sono sceso in città per comprare le sigarette. Era troppo presto, così ho dovuto aspettare che aprissero i negozi. Quando sono riuscito a comprare le sigarette e sono uscito in strada, ho sentito il piano scordato. Mi ha accompagnato per tutto il viaggio di ritorno. Il cielo era coperto di nuvole, il mare scuro.” Mi ha baciato sul collo. Sotto di noi una stella stava esplodendo dando vita ad una supernova. “Mi hai fatto delle domande ma non ricordo di averti risposto” “Perché pensi così spesso alla tua infanzia?” “Non sono i ricordi in sé ad essere importanti. Stavo pensando all’odore che sentivo in casa, nel pomeriggio il caldo faceva sudare i muri. Si sentiva sempre un forte odore di umidità. Non l’ho mai sentito da nessuna altra parte. La stessa cosa succede con i tuoi disegni, per questo mi piacciono. Evocano delle emozioni ancora prima di spiegarle” “A dopo”.
Due uomini mascherati mi hanno aperto la porta. All’interno era decorata con un pannello rosso su cui si vedeva una pioggia di cuoricini. Sono stata afferrata per il braccio e trascinata in una stanza buia. Subito dopo avermi spogliata dell’impermeabile mi hanno ammanettata ad una barra d’acciaio con le braccia alzate. Sentivo una superficie fredda e liscia contro il corpo, vetro probabilmente. Avrei voluto fare delle domande ai due uomini mascherati, ma ho pensato che sarebbe stato inutile. Si è acceso un faretto alogeno ...