1. 03. zio lucio - il silenzio assenso


    Data: 24/08/2024, Categorie: Gay / Bisex Autore: acheronte2, Fonte: Annunci69

    ... un sussulto prendendomi di scatto la mano, ma questa volta, diversamente dalla prima, non fu per bloccarmi ma per premere fortemente sul suo pacco voglioso di attenzioni. Mentre lo faceva incurvò la schiena sollevando il bacino. Quando riportò la mano sotto il cuscino, sospirando, voltò anche il capo completamente dalla parte opposta alla mia ed affondandolo nel cuscino di piume. Iniziai a massaggiargli tenacemente l’uccello attraverso la stoffa degli slip, constatandone l’impressionante circonferenza. L’erezione era evidente in tutta la sua imponenza.
    
    Abbassai gli slip a metà coscia, lasciandolo vibrare in aria, ma lui evidentemente preferì toglierli, aiutandosi col piede, abbandonandoli alla caviglia sinistra.
    
    Ormai eravamo intimi, mentre ogni parola era superflua.
    
    Allargò così tanto le gambe che mi venne in mente di portarmi sotto le sue palle, in ginocchio… come per adorando… cosa che in effetti feci!
    
    Cominciai a leccargli le palle mentre il suo cazzo sussultava come un grattacielo giapponese in pieno terremoto.
    
    Lui simulò una sorta di russamento, ma intuii bene quanto la sua fosse solo una farsa.
    
    Ingaggiai una sfida: desiderai ardentemente sentirlo godere, cosicché escogitai i movimenti più impensabili, ricoprendolo di abbondante saliva. Le vene del cazzo gli stavano per esplodere. La cappella era tesa, rossa come il fuoco.
    
    Me lo ficcai in bocca e iniziai a stantuffare facendo leva con le ginocchia e puntellandomi con una mano contro il suo bacino. ...
    ... L’altra giocava con il suo scroto.
    
    Dopo due o tre pompate, improvvisamente prese il cuscino e se lo piantò sulla faccia, per non guardarmi. Da lì sotto potevo solo avvertire i suoi lamenti di piacere imbarazzati.
    
    Ciò fece sì che mi scatenassi: gli presi con una mano i coglioni, massaggiandogli il perineo con la nocca del dito indice. Il pollice e l’indice della stessa mano gli stimolavano le radici laterali del cazzo, esercitando la dovuta pressione - come desideravo che facessero a me prima o poi. L’altra mano, massicciamente insalivata, lo masturbava con un movimento rotazionale. La bocca, infine, creava il sottovuoto, leccandogli contemporaneamente il filetto.
    
    Nel fare tutto questo, cercai di immaginare ciò che lui stesse provando in quel momento. Senza dirmi assolutamente nulla, si irrigidì e iniziò a tremare. Non fu necessario avvertirmi: capii cosa stesse di nuovo per accadere non appena iniziai a contare le sue pesanti scariche di sperma che, grazie al risucchio ed in quanto densissime, mi rimasero tutte convogliate in fondo alla lingua, in prossimità della gola. Rallentai il ritmo, svuotandolo per bene con la mano, recuperando attraverso le narici l’aria per deglutire tutto quel carico. Pensai che non si masturbasse da tanto - ammesso che lo facesse.
    
    Lasciai la presa del cazzo e cominciai a massaggiargli i coglioni dolcemente. Lo vidi togliersi il cuscino dalla faccia per prendere aria. Non proferì parola mentre, con la coda dell’occhio, lo colsi mentre si ...