03. zio lucio - il silenzio assenso
Data: 24/08/2024,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: acheronte2, Fonte: Annunci69
... manifestamente effemminati, al punto da suscitare benevola ilarità nel resto della grande famiglia, ma sempre prontamente biasimata da parte di mio fratello Lorenzo. In tutto questo io assumevo la parte del mesto spettatore.
Giunsero le sospirate vacanze estive, con conseguente trasferimento nella grande casa al mare della nonna. Andrea e Francesco ci raggiungevano soltanto in occasione del giorno settimanale che passavano con il padre.
Da un anno all’altro il corpo di un adolescente cambia notevolmente e non posso negare il fatto che madre natura, dopo l’errore di essersi concentrata troppo sulla gamba centrale di mio fratello - a discapito di quella destra - sia stata particolarmente benevola con me, regalandomi un fisichetto armonico e ben fatto, aiutato anche dall’aver praticato il nuoto fin dalla tenera età. Seppur ancora acerbi, a tredici anni certi tratti iniziano a delinearsi, inoltre, in fatto di cazzo posso dire di non essermi mai potuto lamentare.
Ormai smaliziato, da quell’estate notai un certo tipo di attenzioni da parte di mio cugino Andrea: lo beccai sempre ad osservarmi il culo e soprattutto il pacco, messi in risalto dal costumino a slip da nuotatore che usavo abitualmente. Notai che lo stesso atteggiamento si ripeteva quando vedeva scendere in spiaggia Lorenzo – confesso che in quel frangente non era il solo ad ammirarlo.
Feci anche caso al fatto che in acqua si offrisse sempre di farmi fare i tuffi da sopra le sue spalle o mi tenesse le ...
... imboscate passandomi sotto le gambe. Ogni scusa fu buona per sfiorarmi il pacco o tastarmi il culo e la cosa non mi dispiacque, provocandomi delle erezioni fulminee.
Ricordo di essermelo sistemato alla buona dentro il costume prima di uscire per ultimo dall’acqua. Lui era già sotto l’ombrellone a mangiare “Pan di Stelle” quando, nel vedermi arrivare, constatò: «ti sta facendo bene il nuoto, sai?»
«In che senso?» risposi.
«Stai tirando su un bel fisico». Non risposi per imbarazzo, o forse perché, allora come adesso, adorassi già ricevere complimenti, gongolando intimamente. Fu istantaneo risistemarmi la bestia. Lui posò gli occhi e continuò.
«Anche se c’è molto di tuo, secondo me, o sbaglio?»
«I geni sono buoni» risposi fingendo disinteresse ai suoi complimenti.
«Ti sei scelto i migliori a quanto pare. Le ragazze faranno a gara per aprirti le loro cosce e farti divertire. Bastardo, t'invidio!»
«Beh speriamo… magari poi te ne passo qualcuna» facendogli l’occhiolino.
Continuò ad ingurgitare compulsivamente biscotti, fissando il vuoto, come se il suo argomento d’interesse fosse qualcos’altro.
«Quanti anni hai fatto, ora, Gianluca?»
«Tredici» gli scandii con orgoglio.
«Ormai ti si sarà sviluppato anche l'uccello o no? Sborri di già? Te le fai le seghe, no?»
Avrei voluto dirgli: “cazzo se sborro... ed ho anche fatto sborrare tuo padre! Mentre tu, nonostante il tuo ancheggiare e sculettare, sei ancora qui a sbavarmi addosso senza concludere nulla!”. Gli ...