Il padrone 2pt.
Data: 24/08/2024,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: Berto747, Fonte: Annunci69
... l’entrata. Continuò a spingere e ora li avevo entrambi dentro, che mi trapanavano in modo alternato come due pistoni. Io urlavo, prima dal dolore, poi il dolore passò e mi stavo godendo quella scopata violenta. Infatti, mentre loro continuavano a dilaniarmi il mio sfintere, io con una mano avevo preso a segarmi. Quasi subito arrivò l’orgasmo, violentissimo, schizzai sperma ovunque, con urla di piacere, il mio corpo era diventato un vibratore, da quanto fremevo. Il mio culo si era stretto intorno a quei due cazzi chemi stavano violando, li sentivo che con cattiveria mi sfregavano le pareti dello sfintere. Finalmente li sentii venire entrambi e allo stesso tempo. Un fiume di sborra si riversò dentro le viscere. Quando si sfilarono, data la posizione che portava ad avere il culo dilatato, tutto lo sperma fuoriuscì e cadde sul pavimento. Mi rimisero a terra. Ero senza forze, stremato ma felice. Mi dovetti sdraiare su uno dei materassi presenti. Anche loro erano visibilmente stanchi ma soddisfatti e si sdraiarono a fianco a me. Passai il resto della giornata scopando e bevendo sborra. Finita la giornata, quando decisero che era ora di tornare, non stavo in piedi da quanto mi avevano usato.
Fu allora che chiesi al Riccio se mi consegnava le foto per sentirmi rispondere: “Quali foto? La macchina non ha mai registrato alcuna foto, era solo flash!”
Bastardi! Pensai
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Ero tornato a casa da qualche settimana e passavo le mie giornate a non fare assolutamente ...
... nulla.
Il mio dirimpettaio era in vacanza ed io ero solo soletto senza un cazzo da fare nel vero senso dell’espressione.
Finalmente una mattina mi chiamò la moglie di Francesco, Paola, per chiedermi di dare una mano al marito per spostare un armadio, e lei doveva andare al lavoro. Mi offrii più che volentieri, anche perché ero sicuro che alla fine mi sarei fatto una meravigliosa scopata.
Mi presentai a casa di Francy.
Paola, mi fece accomodare, dicendomi, che doveva assolutamente andare e si scusava.
Rimanemmo soli io e Francesco, e iniziammo a lavorare.
Francesco è un mio carissimo amico, e ha un uccello fantastico, perché è enorme, e scopa divinamente.
Finito di spostare l’armadio e rimesso tutto in ordine, Francy tirò fuori il suo uccello già durissimo e mi invitò a baciarlo e a leccarlo.
Mi sedetti a gambe divaricate sul letto, lo feci avvicinare e cominciai a leccare le sue belle palle gonfie. Poi, senza mai staccarla, passai la lingua lungo l’asta dallo scroto al filetto della cappella, per poi tornare giù e risalire.
Francy stava per esplodere allora decisi di smettere per un po’: non volevo che godesse subito.
Sollevai lo sguardo e gli sorrisi maliziosamente. Poi, non appena si fu calmato, ripresi a succhiarlo con forza, insalivando per bene il membro sempre più gonfio e pulsante.
Lui prese a muovere il bacino velocemente, scopandomi la gola.
Dopo poco smisi. Mi alzai in piedi.
La mia bestia da monta capii immediatamente e mi fissava ...