1. Adesso sai che cos’è la contentezza


    Data: 14/08/2024, Categorie: Etero Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... suo fiore fino a riempirlo della sua rugiada. A questo punto si fermò, volendo conservare per il suo uomo ogni possibile orgasmo, ogni stilla di piacere. Andò sotto la doccia soddisfatta ed evitando di toccarsi ancora si depilò accuratamente, s’asciugò e stese sul suo corpo una crema ricca e profumata, poi spruzzò un po’ di profumo anche nelle parti intime. Accarezzandosi le natiche ripensò al fastidio iniziale provocato dalle mani di Paolo, che tante volte l’avevano deliziosamente frugata in quell’intimità concessa soltanto a pochi, alla sua lingua che l’aveva penetrata a lungo fino a farla diventare cedevole e morbida, al suo cazzo che le aveva mostrato una via del piacere alternativa e inedita talmente intensa e inconsueta da rivaleggiare con quella tradizionale. Successivamente indossò il suo minuscolo perizoma e andò a letto, prese la benda e le manette dal cassetto indicato dal suo uomo e le mise a portata di mano, poi rendendosi conto che doveva ancora mettere la chiave di casa sotto lo zerbino s’alzò e andò a depositarla dove le era stato richiesto. Tornò a letto e s’accinse a bendarsi e a incatenarsi al letto, però mentre lo faceva un pensiero lestamente la turbò: perché Paolo aveva voluto che lei collocasse le chiavi di casa sotto lo stuoino se lui aveva la sua copia?
    
    I pensieri s’accavallavano nella mente in modo confuso e senza riuscire a distinguerli si sforzava, ma qualcosa nella sua testa si rifiutava di farlo. S’accorse poi di non avere indossato le ...
    ... calze autoreggenti, anche questo era un sintomo dell’emozione che la pervadeva e forse della confusione presente nella sua testa. Frugò nel cassetto alla ricerca delle calze adatte, controllò per bene e decise d’indossarne una di diverso colore per ciascuna gamba: nella destra mise una calza bianca, nella sinistra una bordò con dei buchi rotondi che lasciavano vedere la pelle sottostante, prese i tappi e l’infilò nelle orecchie, si mise la benda negli occhi e finalmente decise d’indossare le manette facendo in modo che l’imprigionassero con le mani dietro la schiena. Adesso era pronta, fisicamente e soprattutto spiritualmente per quello che Paolo le aveva riservato, si rendeva conto che l’attesa faceva aumentare l’eccitazione, ma lei aspettava, lo desiderava intensamente, avrebbe voluto averlo subito lì con lei. Stavolta le sue dita non potevano indugiare in mezzo alle gambe e di nuovo si fece forza per aspettare che Paolo comparisse.
    
    La benda sugli occhi e i tappi nelle orecchie le impedivano una percezione completa di quello che le accadeva attorno, tuttavia era sicura che qualcosa stesse per succedere; aveva la sensazione che una luce avesse pervaso la stanza, non disse e non fece nulla, rimase tesa e immobile con gli altri sensi ben vigili, poi il segnale arrivò in modo inaspettato e inequivocabile. Due gocce gelate colpirono i suoi capezzoli, un brivido la percorse e facendole inarcare la schiena, adesso era certa, Paolo era lì con lei, non le restava che accettare la ...